“Il tentativo esperito di affidare la gestione del più grande stabilimento d’acciaio d’Europa ad un soggetto privato è giunto al termine, è arrivato il momento in cui lo Stato intervenga direttamente”.
Lo sostiene, in una nota, il consigliere regionale tarantino del Partito Democratico, Michele Mazzarano, alla luce delle ultime notizie secondo le quali ArcelorMittal ha deciso di abbandonare la gestione dello stabilimento ex Ilva di Taranto.
“Non è certo questo il momento di fare polemiche ma di trovare soluzioni. ArcelorMittal ha fallito ed è giusto che lasci Taranto - spiega Mazzarano - perché ha sbagliato le sue previsioni sui conti economici nella logica esclusiva dell’andamento del mercato dell’acciaio.
“Si sono moltiplicati nel corso degli ultimi mesi gli atti compiuti in sfregio al territorio e ai lavoratori da parte della multinazionale franco-indiana. È d’obbligo ringraziare tutti gli attori protagonisti di questa vicenda, che si sono impegnati a garantire un futuro allo stabilimento tarantino dopo l’uscita di scena della famiglia Riva, ma dobbiamo allo stesso tempo prendere atto che la soluzione individuata non si è dimostrata la migliore. Un esito che è sempre stato da parte nostra ampiamente previsto. Tanto è vero che la Regione Puglia - continua il consigliere regionale - impugnò l’atto del Governo del settembre 2017 in cui era evidente la debolezza sia del piano industriale che di quello ambientale di Arcelor Mittal”.
“Oggi solo lo Stato può dimostrare che è possibile affermare la modernità della fabbrica attraverso l’innovazione nei processi di produzione che rispettino la vita dei lavoratori e dei cittadini, anche grazie ai copiosi investimenti che la Commissione Europea sta mettendo a disposizione della transizione ecologica. Il nostro territorio subisce, oltre al danno degli effetti sanitari e ambientali, anche la beffa di un sistema locale di piccole e medie imprese dell’indotto fortemente penalizzato da arretrati di pagamento e crediti vantati verso ArcelorMittal con ricadute economiche e sociali drammatiche”.
“Siamo al fianco delle organizzazioni sindacali, che hanno attivato iniziative in vista del vertice convocato per il 28 maggio dal Ministro Patuanelli. Altri due passaggi chiave – conclude Mazzarano - per un traguardo ormai da tutti auspicato: quello della svolta”.