L’azienda Natuzzi Spa, ossia chi fino a pochi anni fa si autodefiniva “una grande famiglia” e, più di recente, propagandava slogan del tipo “non lasceremo a casa nessuno” continua imperterrita nella volontà di voler mettere in mezzo ad una strada circa 350 famiglie del territorio murgiano. Eppure ha a sua disposizione la possibilità di estendere il Contratto di Solidarietà agli attuali cassintegrati e prendere tempo in attesa dell’elaborazione di un piano industriale degno di questo nome.
Naturalmente, se pensa che saranno i lavoratori a cedere per primi si sbaglia di grosso. Infatti, dalle ore 14:30 di oggi (11/10) le maestranze hanno bloccato lo stabilimento di Jesce 2, l’opificio ubicato sulla strada Santeramo in Colle-Matera e manterranno il presidio h24/24 sino a quando l’industria Santermana non avrà ritirato i licenziamenti collettivi.
A tal proposito, l’Unione Sindacale di Base domani (12/10) chiederà formalmente al Ministero del Lavoro, al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Natuzzi Spa di organizzare un urgente vertice in sede ministeriale per ricercare le modalità per scongiurare i licenziamenti.
L’Unione Sindacale di Base, infine chiede a tutti i rappresentanti istituzionali di prendere posizione in merito e adoperarsi affinché i 350 lavoratori siano reitegrati nelle produzioni della Natuzzi Spa.
Felice Dileo
Coordinamento USB-LP Natuzzi Spa