Seguiamo da mesi, e con apprensione, tutti i telegiornali delle varie emittenti pubbliche e private, con le aspettative di ascoltare servizi che possano, finalmente, dare notizie chiare circa l’uscita dal tunnel della pandemia e dal contagio. Al termine dei telegiornali si resta delusi, si assiste, non certo per colpa dei giornalisti, al riascolto pedissequo delle stesse notizie date da mesi, sempre uguali, sempre vaghe, nelle quali viene dato risalto alla fase sanzionatoria per violazioni alle norme della mobilità territoriale e con un preciso
obiettivo, quello di criminalizzare i giovani.
La declinazione del verbo per quanto attiene ai vaccini e alle vaccinazioni è sempre al futuro, “saranno nei prossimi giorni….”, oppure “arriveranno entro la fine di aprile…..”, ancora “si provvederà a vaccinare gli over 80 e soggetti fragili…..” e tante altre notizie dal sapore di un regime totalitario. Non se ne può più di questi giochetti, dalla pandemia si esce con le vaccinazioni, vogliamo sapere
quante dosi di vaccino sono disponibili per ogni singola regione e per le varie ASL; quanti soggetti sono stati vaccinati con i relativi elenchi, al fine di poter verificare de visu che non ci siano stati favoritismi; se esiste un registro dei soggetti che hanno contratto il virus e in quale data, magari corredata anche dai dati degli asintomatici. Albert Einstein sosteneva: ”Quando si tratta della verità e della giustizia, non c’è distinzione tra i grandi problemi e i piccoli, perché i principi generali che riguardano l’azione dell’uomo sono
invisibili”.
Orizzonte Italiano, al contrario, pretende chiarezza assoluta, non ci accontenteremo più di insulse rassicurazioni, il popolo è affamato per l’incapacità manifestata nella fase due della pandemia, allorché andavano acquistate le dosi di vaccino sufficienti per la popolazione italiana. Respingiamo con forza la giustificazione che abbiamo tenuto un comportamento di rispetto nei confronti dell’Europa, perché in tal caso si dovrebbe dedurre che l’Italia è subalterna, mentre la Germania ha palesemente “disubbidito”, acquistando in proprio ben trenta milioni di dosi di vaccino.
Abbiamo ritenuto, sbagliando, che il problema fosse la carenza di personale per le vaccinazioni, per cui nei giorni scorsi, Orizzonte Italiano faceva pervenire a mezzo PEC al Presidente del Consiglio Draghi, al Ministro della Salute Speranza, al Commissario per l’Emergenza Covid Gen. Figliolo e al responsabile per la Protezione Civile Curcio, una proposta organica e poco costosa, di
utilizzare il personale medico, paramedico e altre risorse militari della riserva, per accelerare il piano vaccinale. È superfluo affermare che, i soloni del Ministero della Salute si sono guardati bene di ascoltare proposte che non contemplassero nomine di un altro esercito di consulenti da reclutare e foraggiare, pronti a spendersi per la prossima consultazione elettorale, a sostegno dei potenti “benefattori”. Si percepisce, Dio non voglia, che alcune regioni siano state favorite, ottenendo assegnazioni di vaccini in più rispetto ad altre e, in generale, appaiono poco trasparenti i parametri utilizzati per le assegnazioni; ci risulta, inoltre, che ci sono notevoli quantità di vaccini non somministrati, in barba alle centinaia di decessi giornalieri.
Orizzonte Italiano dice BASTA alle “mancette” dei cosiddetti ristori, che vengono erogati con snervante lentezza e neanche a tutti, avendo colpevolmente dimenticato le imprese familiari e, quando finalmente arrivano, sono una vergogna, non ristorano niente e nessuno, il vero ristoro è vaccinarsi e tornare al lavoro, il protrarsi della ripresa lavorativa provocherà un indebitamento
stratosferico a danno delle future generazioni. BASTA continuare a giocare con le matite colorate, bisogna RIAPRIRE bar, ristoranti, alberghi, negozi, centri sportivi, cinema, teatri, palestre, mercati, scuole (tutte), ecc., ecc. e per farlo in sicurezza BISOGNA VACCINARE. Compriamo i vaccini ovunque siano disponibili, senza preclusione ideologiche e veti del piffero, salviamo le vite degli italiani e facciamo ripartire l’economia. Le feroci contestazioni di questi giorni, che stanno interessando tutta l’Italia, non vanno
minimizzate, Plutarco ammoniva che:” Uno squilibrio fra il ricco ed il povero è il più vecchio e mortale alimento per tutte le repubbliche”, corriamo ai ripari prima dell’irreparabile. Siamo stanchi di provvedimenti schizofrenici che vietano la mobilità dei cittadini sul territorio nazionale, ma si consentono le vacanze in località amene in Spagna; non si consente di tenere i negozi aperti con le opportune limitazioni per numero e distanza, però si consente l’apertura di negozi omologhi nei ipermercati; respingiamo la logica che si è proceduto alla vaccinazione di tutto il personale scolastico, giustissimo se però gli alunni fossero ritornati nelle aule.
È giunta l’ora della resa dei conti, questi provvedimenti da maldestri discepoli del colore, non ci appassionano più, vogliamo certezze nei tempi e nei modi delle vaccinazioni in tempi brevissimi, fatte con elenchi e date, consultabili da chiunque. Arriviamo a ipotizzare che se ci dovessero essere Presidenti di regione, Dirigenti ASL e/o funzionari che hanno accumulato colpevoli ritardi nella fase vaccinali, si renda pubblica la vicenda e si provveda al commissariamento con personale capace. Sulla vicenda AstraZenica, Orizzonte Italiano ritiene che le dichiarazioni rese da rappresentanti dell’AIFA e dell’EMA hanno il sapore sinistro di lavarsi le mani, che però potrebbero grondare di sangue umano. Respingiamo categoricamente le allucinanti dichiarazioni rese dal Presidente del
Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, incentrate su un “Speriamo che me la cavo”, si dica in maniera chiara e scientifica che non ci sono rischi, salvo quelli propri di ogni vaccinazione, in mancanza si sospenda la somministrazione del vaccino incriminato.
Il Governo Draghi è nato con gli auspici giusti di un governo di “salute pubblica”, ma se gli interpreti del fallimento del Governo “Conte due” sono ancora in posizione di comando, con amarezza dobbiamo dedurre che è stata compiuta un’operazione di facciata all’italiana, facendo nascere un “governicchio”.
Il Segretario Nazionale
Alessandro Calabrese