Puglia/ Gesmundo (cgil),torna sulla questione TFR dei consiglieri regionali. Just tv

18/08/2021

I consiglieri regionali, riavranno l'assegno di trattamento di fine mandato. Lo prevede un emendamento approvato all’unanimità da tutti i consiglieri, nel corso della scorsa seduta del 27 luglio.


La norma approvata prevede che “a partire dal 1 gennaio 2013, a coloro che hanno ricoperto le cariche di consigliere regionale o di componente della giunta regionale, spetta l’assegno di fine mandato anche se cessati dalla carica nel corso della legislatura”. L’ammontare dell’indennità “è fissato nella misura dell’ultima mensilità dell’indennità di carica lorda percepita dal consigliere cessato dal mandato, moltiplicata per ogni anno di effettivo esercizio del mandato. In caso di morte del beneficiario l’assegno di fine mandato è versato agli eredi”. Sull’indennità di carica “è operata una trattenuta obbligatoria nella misura dell’1 per cento, a titolo di contributo per la corresponsione dell’assegno”.

 A tornare sull’argomento è il Segretario Generale della CGIL Puglia, Pino Gesmundo, nell'intervista pubblicata su la Repubblica - Bari :

 

"La politica si assuma le sue responsabilità e discuta in modo trasparente il provvedimento che reintroduce l'indennità di fine mandato, consapevole della fase di grande difficoltà economica che cittadini, lavoratori e imprese stanno attraversando. Ritirare la legge per salvare la faccia, ma non solo. Anche per evitare che il divario fra istituzioni, politica e opinione pubblica in Puglia si allarghi in maniera irrecuperabile.

Gesmundo chiama in causa direttamente il presidente della Regione Michele Emiliano, affinché sia lui (che pure era assente durante quell'ultima seduta, insieme al civico Antonio Tutolo e alla 5 Stelle Antonella Laricchia, la prima e unica a denunciare la reintroduzione del trattamento di fine mandato) a rimettere le cose a posto e cancellare l'indennità.