Puglia: "Pesca sostenibile, nascono in le Oasi Blu"

20/02/2021

Legge Regionale n. 43 del 3 novembre 2017 “Pianificazione e sviluppo della pesca e dell’acquacoltura regionale”, Art. 8 Tutela delle risorse marine e delle acque interne e pianificazione territoriale. Individuazione di n. 2 OASI BLU denominate “Le Secche di Ugento” e “Porto Selvaggio”

Pubblicata sul BURP n. 25 del 18.02.2021 la Determinazione del Direttore del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale n. 27 del 21.01.2021 relativa all'individuazione delle prime due OASI BLU di Puglia, denominate “Le Secche di Ugento” e “Porto Selvaggio".

Con il provvedimento si istituisce uno “strumento di gestione che consiste nella temporanea acquisizione (consegna) da parte di un ente locale di un’area Sito di interesse comunitario (SIC) a mare e/o dell’eventuale area contermine alla stessa, all’interno delle quali si opera la zonazione e la regolamentazione delle attività (professionali, sportive e ricreative)”.

Nello specifico il Comune di Ugento, in stretta collaborazione con i pescatori locali e con l’Università del Salento ha portato a termine numerosi progetti che hanno consentito l’individuazione cartografica di uno specchio acqueo nel mare di Ugento denominato: OASI BLU “LE SECCHE DI UGENTO”. Lo stesso ha fatto il Comune di Nardò, in stretta collaborazione con i pescatori locali ed il Consorzio di gestione Area Marina Protetta di Porto Cesareo, che ha approvato la perimetrazione di un’area che prevede l’allineamento del confine sud dell’Area Marina di Protetta con il PNR ” Porto Selvaggio e Palude del Capitano” per l’istituzione dell’OASI BLU “PORTO SELVAGGIO".

L'obiettivo del provvedimento è quello di implementare strumenti e politiche gestionali della pesca lungo le rispettive fasce costiere attraverso l’individuazione di regole concertate e condivise con tutti i portatori di interesse. L'idea è di tenere insieme le esigenze di conservazione delle risorse marine con quelle di sviluppo economico del comparto della piccola pesca locale. 

Entra così nel pieno della sua operatività un nuovo strumento di gestione della pesca, ai fini della tutela, incremento e valorizzazione delle risorse biologiche marine, inserito per la prima volta nella Legge Regionale n. 43 del 2017 ‘Pianificazione e sviluppo della pesca e dell’acquacoltura regionale’.