Qual'è la reale posizione dell'amministrazione comunale di Ginosa in merito alle attività petrolifere?

Attività che stanno aggirando le nostre località.

17/01/2015

    I Meetup “pentastellati” di Ginosa e di Ginosa Marina, esprimono soddisfazione in merito alle  posizioni di contrarietà verso le trivellazioni petrolifere dei nostri territori e delle nostre zone di mare, da  parte del Sindaco di Ginosa Vito De Palma.  Dopo anni di incontri, e manifestazioni (catene umane sulle litoranee della provincia tarantina e  della Basilicata, banchetti informativi, ecc.) in cui noi del MoVimento locale, ci siamo attivati e spesi per  un coinvolgimento ampio delle istituzioni, delle associazioni di categoria, dei comitati e dei semplici  cittadini, il “No alle trivellazioni nel Mar Jonio” del primo cittadino di Ginosa, suona appagante e regala  soddisfazione fosse anche per il solo essersi esposto in modo chiaro a favore della tutela dei cittadini ed  implicitamente delle economie locali.  Nasce naturale però l’esigenza di una domanda che vorremmo porre al Sindaco De Palma, al fine di  valutare anche un suo parere in merito al discusso progetto “Tempa Rossa” promosso da ENI SpA, figlio  come le trivellazioni Off‐Shore, di una stessa matrice riconducibile senza alcun dubbio agli interessi delle  Lobby Petrolifere e di una cieca nonché obsoleta classe politica.  Senza ulteriori indugi, vorremmo sapere la posizione dell’Amministrazione De Palma in merito al  suddetto  progetto,  fortemente  voluto  dal  governo  Renzi  (Pd‐Ncd‐varie  eventuali),  avallato  favorevolmente  dalla  Regione  Puglia  del  residente  Vendola  (Sel)  e  fortemente  caldeggiato  dal  consigliere regionale ginosino Pietro Lospinuso (eletto con il Pdl… ora boh?), che prevede lo stoccaggio  alle porte di Taranto (città già avvelenata e violentata dall’ILVA, dalla Cementir e dall’ENI stessa) del  petrolio proveniente dalla Val d’Agri (ormai distrutta anch’essa dagli impianti petroliferi) in Basilicata,  per  una  linea  di  esportazione  via  mare  (si  prevede  una portata  a  regime  di  2,7  milioni  di  t/anno).  Parliamo  in  pratica,  di  un  progetto  che  aumenterà  a  dismisura  il  già  elevato  traffico  portuale  di  petroliere che, in maniera direttamente proporzionale, innalzerà le soglie di inquinamento (che pesano  ampiamente su tutta la provincia tarantina) ed il relativo rischio incidenti ambientali, per il quale tra  l’altro, l’Arpa Puglia ha già espresso il proprio giudizio negativo sin dal 2011.   A nostro parere, l’intera area del porto di Taranto dovrebbe essere riconvertita con progettualità  anche coraggiose, tese alla valorizzazione del nostro territorio secondo le naturali vocazioni ambientali,  agricole e turistiche. E Ginosa, in questo contesto è il perfetto trait d’union tra una Taranto storica ed  una Matera, non a caso eletta a capitale della cultura 2019.  Perché la scelta tra petroliere e navi passeggeri è estremamente semplice ed intuitiva: le petroliere  portano ricchezza solo all’ENI e a poche aziende connesse, mentre le navi passeggeri portano turisti che  garantisco un vitale flusso di denaro a tutti i cittadini della provincia di Taranto indistintamente.   Pertanto, al di la della domanda posta e per la quale ci auguriamo esplicita risposta, noi attivisti a 5  Stelle  ginosini  e  marinesi,  vorremmo  sia  fatta  maggior  chiarezza  tra  le  posizioni  assunte  dall’amministrazione comunale di Ginosa ed il “vicino politicamente” consigliere regionale Lospinuso,  in merito alle attività legate alla ricerca, alla coltivazione ed alla commercializzazione degli idrocarburi.  Noi abbiamo scelto il futuro per i nostri figli, Voi???