Importante sequestro di cocaina operato dal personale del Commissariato di Grottaglie, con la collaborazione dei colleghi di Martina Franca e della Squadra Mobile del Capoluogo Jonico. Da tempo il personale della Squadra Investigativa di Grottaglie aveva posto l’attenzione su una coppia residente nelle campagne di Martina Franca che aveva avviato un’importante traffico “all’ingrosso” di eroina, movimentandone notevoli quantitativi.
La loro illecita attività, come emerso dalle indagini, era anche supportata da alcuni collaboratori di origine albanese, residenti nel comune delle Ceramiche, che avevano la funzione di corrieri. L’attività di indagine ha portato i poliziotti a monitorare costantemente la zona rurale dove era situata la residenza della coppia, considerata la base dell’illecito traffico.
Dopo aver annotato l’ennesimo incontro tra il capofamiglia ed uno dei suoi collaboratori avvenuto in uno dei tanti depositi facenti parte della vastissima proprietà di pertinenza dell’abitazione, i poliziotti hanno deciso di seguire il presunto “corriere” che, a bordo di una
Mercedes, era diretto a Grottaglie, dove dopo un accurato pedinamento è stato fermato e controllato. Quest’ultimo è stato condotto negli uffici del locale Commissariato per gli ulterioriaccertamenti. Nella sua auto sono stati trovati, abilmente nascosti sotto la leva del cambio, 900 euro in banconote di piccolo taglio sul cui possesso il fermato non è stato in grado di fornire una plausibile spiegazione.
Contemporaneamente i poliziotti, insieme ai colleghi del Commissariato di Martina e della Squadra Mobile, si sono presentati alla porta della residenza della coppia per un’accurata perquisizione domiciliare, comprensiva di tutto il vasto terreno retrostante. Nonostante i primi momenti durante i quali la donna, una 41enne originaria della Provincia di Brindisi, ha mostrato evidenti segni di nervosismo, gli agenti hanno dato avvio all’operazione. I meticolosi controlli, battendo palmo a palmo tutti i depositi presenti, hanno dato dopo qualche ora i risultati sperati. Nell’intercapedine di un mobile posto sotto la pensilina principale della casa sono state
trovate inizialmente 20 dosi di marijuana e 29 di cocaina preconfezionate e già pronto all’uso. In un deposito di attrezzi agricoli, attiguo alla casa, gli agenti hanno ritrovato una busta di plastica nera con all’interno più di 14 chili di cocaina in polvere e sopra un tramezzo dello stesso deposito un sacco di nylon bianco con altri 5 kg sempre della stessa sostanza. Dopo l’ingente sequestro, la donna è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre il marito - pregiudicato di 49 anni originario anch’egli della
provincia di Brindisi - presente al momento dell’irruzione dei poliziotti, è riuscito con una mossa fulminea a scavalcare la recinzione della sua proprietà ed approfittando dell’oscurità ha fatto perdere le sue tracce. L’uomo è ancora attivamente ricercato.
Per l’abanese fermato poco prima della perquisizione e condotto negli uffici del Commissariato, sono ancora in corso ulteriori indagini per delineare le sue eventuali responsabilità in merito al traffico di sostanza stupefacenti.