Ho letto le dichiarazioni del Sindaco Parisi sull'arrivo a Ginosa di oltre venti rifugiati nella struttura CAS dell’ex cabina Enel di Via Roma. Le sue parole sono tipiche di chi crede che i cittadini non siano persone, ma burattini idonei ad assorbire in toto ogni sua comunicazione, anche la più assurda. Mi chiedo se quando il Sindaco parla dei centri CAS dicendo che “questo non è il tipo di accoglienza che condividiamo”, parli a titolo personale o a nome di tutti i consiglieri di maggioranza. Lo scopriremo prendendo visione di alcune manifestazioni d'interesse inviate alla Prefettura qualche mese fa. Vorrei umilmente ricordare al primo cittadino che i principi di accoglienza ed umanità, cui credo fermamente, debbono conciliarsi, onde evitare una discriminazione al contrario , con le giuste esigenze di tutela e sicurezza di Ginosini e Marinesi. La nostra Città ha già dato tanto in termini di politiche di accoglienza, vista la numerosa presenza di cittadini stranieri residenti; un fenomeno quello immigratorio, spesso sottovalutato ma che è stato accompagnato da momenti di criticità. Dal suo insediamento ad oggi quali sono state le azioni virtuose del Sindaco per l' adozione di una accoglienza programmata? Al netto di tante belle parole voglio ribadire a Parisi, che prima di dare la disponibilità a nuovi progetti di accoglienza di migranti SPRAR e CAS, aveva l' obbligo morale e il buonsenso di adoperarsi per favorire l' integrazione dei tantissimi stranieri già presenti nella nostra Città, rendendo i cittadini partecipi di eventuali scelte non già organizzare incontri e discussioni in consiglio comunale a cose già fatte. Il cambiamento, la cittadinanza partecipata, sbandierati sul palco dove sono finiti? Ai posteri l’ardua sentenza.
Il Coordinatore comunale Forza Ginosa
Ing. Raffaele Calabrese