“La rete di emergenza urgenza per quanto riguarda il territorio tarantino sarà ripristinata, allo stato in cui era, ovvero, prima che entrasse in vigore la direttiva Europea.” questa la rassicurazione è arrivata dallo stesso Emiliano dopo le pressioni del consigliere M5S Marco Galante. “Rassicurazioni che - dichiara Galante - mi sono state confermate anche dal Direttore Generale, Stefano Rossi e dal Dott. Mario Balzanelli responsabile delle rete di emergenza e urgenza della provincia di Taranto.” Anche i punti di primo intervento di Mottola e Ginosa saranno riaperti. “Il PPI di Mottola sarà riaperto da subito - precisa il consigliere ginosino - mentre per Ginosa è stata fatta una richiesta da parte di Balzanelli di due unità infermieristiche per poter coprire i turni.”Dal 25 novembre in poi i cittadini pugliesi si sono ritrovati infatti in uno stato di allarme in seguito all’entrata in vigore della direttiva europea sull’orario di lavoro del personale sanitario. “Una conseguenza del fatto che i vertici della sanità regionale, primo fra tutti l’assessore alla Sanità Michele Emiliano - prosegue Galante - si sono fatti trovareimpreparati. Quella che si è creata è stata una situazione di emergenza che ha messo in allarme i cittadini, purtroppo a livello locale ci sono stati anche i “soliti noti” che hanno cercato di speculare sul dramma dei cittadini a fini elettorali.”Ad oggi la situazione rimane comunque in divenire il prossimo lunedì 21 dicembre il Governatore Emiliano e Giovanni Gorgoni, Direttore del Dipartimento per la Promozione della Salute presenteranno i risultati 2013-2014 dello studio condotto dalla Scuola Sant'Anna di Pisa che ha valutato la sanità regionale. “Noi del M5S Puglia - conclude Galante - abbiamo seguito con attenzione l’evolversi della situazione. Lo abbiamo fatto in campagna elettorale e continueremo a ribadirlo fino allo sfinimento: qualsiasi decisione riguardante la sanità non può prescindere dall’approvazione degli atti aziendali. Qualsiasi scelta deve essere fatta primariamente in base ai dati epidemiologici e di richiesta di salute proveniente dal territorio altrimenti continueremo a peggiorare ulteriormente la situazione di una Sanità già abbastanza
‘malata’ come quella pugliese.”