“Le sorprese non sempre sono gradite, e questa sorpresa non è stata gradita per niente”- così ha esordito Don Giuseppe Bernalda parroco della chiesa Gesù Risorto di Ginosa durante la messa in onore di Vito Di Zozza, un giovane ginosino di 26 anni che ha perso la vita insieme al suo amico laertino Stefano Clemente di soli 23 anni. Due giovani vite spezzate all'alba del 14 Febbraio, proprio il giorno di San Valentino nel giorno in cui si festeggia l’amore, due paesi Ginosa e Laterza hanno pianto due ragazzi , due figli, due fratelli, due amici. Due vite stroncate su una maledetta strada la sp580, un colpo di sonno, un ostacolo, noi non possiamo saperlo e non certo possiamo giudicare una serata in discoteca con amici a ballare, ridere e scherzare, perché a 26 anni si fa questo si balla, si ride e si scherza ma non si muore. Invece sono deceduti sul colpo alle 5.30 del mattino il giorno di San Valentino, è questo quello che è successo, una dura realtà troppo amara da ingoiare. Morti per quale colpa? Nessuna, forse la colpa di essere troppo giovani. Su Facebook si leggono migliaia di commenti: “Non ci sono parole...5 minuti prima eravamo insieme, e adesso? È stata una sconfitta per tutti noi...abbiamo perso...vi abbiamo persi. Buon viaggio... - “Ciao Guerriero!!! - “E guarda il tuo profilo Vito, in quanti cuori sei! Talmente speciale da guadagnarti l'immortalità” - “Ciao guerriero” . Commenti di rabbia, di dolore e di amore, per due ragazzi che purtroppo non ci sono più, ma che vivranno per sempre nei cuori di chi gli ha voluto bene. “L’ avventura inizia ora” – ha continuato Don Giuseppe Bernalda a fine messa “ ma l’avventura più brutta sarà per i suoi genitori e per sua sorella, non lasciateli soli in questa brutta avventura, troppo dura da affrontare”. “Semplicemente ciao ”.
Maria Carmela Olivari