MANDURIA - La polizia sta per chiudere il cerchio attorno ad un killer seriale di cani, sospettato di aver ucciso almeno 28 animali, avvelenandoli con un potente anticrittogamico.
Le indagini avviate quasi un anno fa grazie all’esposto presentato dall’avvocato Francesco Di Lauro che a sua volta aveva raccolto la denuncia di numerosi proprietari di cani deceduti in circostanze sospette, sarebbero vicine alla conclusione.
Il presunto autore sarebbe stato già identificato. Le tre zone dove sarebbero avvenuti gli avvelenamenti, la prima nel centro abitato, la seconda in campagna e la terza lungo la costa di San Pietro in Bevagna, sarebbero tutte frequentate dal sospettato. Nella sua denuncia, l’avvocato Di Lauro, noto animalista e ambientalista manduriano, ha raccolto la testimonianza di alcuni proprietari di cani morti i senza un apparente motivo. Anche in questo caso le indicazioni rese, la tipologia dell’avvelenamento e le zone di provenienza indirizzano i sospetti sul presunto killer seriale.
Sulle reali cause di morte dei cani esistono le certificazioni di tre diversi veterinari manduriani mentre il pubblico ministero titolare dell’inchiesta attende l’esito delle perizie tossicologiche. Secondo l’avvocato Francesco Di Lauro, la persona su cui ricadono i sospetti avrebbe avvelenato un numero superiore ai ventotto cani. Il primo caso di avvelenamento di massa di randagi a Manduria, è avvenuto circa due anni fa in contrada Campo dei Fiori dove nel giro di due giorni furono trovati morti otto cani.
Fonte: Taranto Buona Sera