Ennesima operazione dei Falchi della Squadra Mobile che hanno scoperto e messo fine ad una piazza di spaccio in via D’Alo Alfieri.
Le numerose segnalazioni degli abitanti di quella zona hanno fatto avviare una serie di mirate indagini che, con il passar del tempo, hanno permesso agli investigatori di accertare che l’intensa attività di spaccio avveniva al primo piano di uno stabile di via D’Alo Alfieri.
Due i pregiudicati tarantini coinvolti nell’illecita attività, uno dei quali appartenente ad una famiglia che in quella zona ha da tempo l’egemonia dello spaccio. Come accertato nei lunghi servizi di appostamento, i due che si alternavano nel consegnare le dosi di droga ai numerosi clienti avevano organizzato la loro attività con l’aiuto di vedette che, in qualsiasi momento del giorno e della notte, erano pronte ad avvisare dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine e che tenevano d’occhio la strada, ogni qualvolta uno dei due pusher si spostava dal suo appartamento per andare presumibilmente a rifornirsi in un garage poco distante.
Avendo ormai avuto chiaro il quadro della complessa attività di spaccio, i Falchi hanno deciso di intervenire. Entrati con estrema discrezione nello stabile, i poliziotti si sono confusi ai ragazzi, alcuni dei quali già pronti con una banconota tra le mani, ed hanno atteso che la porta di quell’appartamento si aprisse per farvi irruzione. Gli agenti hanno così colto di sorpresa i due spacciatori ed hanno iniziato un’accurata perquisizione che ha permesso di recuperare, nascosti nel telaio di una scala in cartongesso, circa 50 grammi di eroina in pietra e 5 grammi di cocaina, oltre ad alcune sostanze utilizzate per il taglio delle droghe.
Sul tavolo della cucina i poliziotti hanno recuperato tutto il materiale utilizzato per preparare e confezionare le dosi e la somma di 381 euro custodita in un borsello. Ad operazione conclusa i due pusher rispettivamente di 40 e 38 anni sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, dopo le formalità di rito, accompagnati presso la locale Casa Circondariale.