Ne usciremo davvero, ma solo se lo faremo insieme - dichiara Fabio Paolillo, Segretario provinciale di Confartigianato.
La fase due è una realtà, lunedì si riparte tutti ed ecco che il tema lavoro diventa sempre più centrale, accanto a quello sanitario. Purtroppo, come temevamo, ci sono ancora tanti punti interrogativi su regole e sostegni economici per imprese e lavoratori, senza
considerare la costante spada di damocle del monitoraggio dei dati sull’andamento del contagio. A breve si avrà il frutto dei primi giorni di aperture: se la curva dovesse peggiorare, nuove chiusure sarebbero il colpo di grazia per le nostre imprese. In tutto questo persistente clima di incertezze “Confartigianato c’è” – prosegue Paolillo - dai giovani ai pensionati. Abbiamo ascoltato tutti e lo stiamo facendo anche in queste ore. Accompagniamo tutti, perché solo insieme supereremo l’emergenza. Abbiamo agito come nostro solito, senza protagonismi ed inutili e banali passerelle. Dall’inizio della Pandemia, abbiamo attivato tutto lo staff di collaboratori e consulenti con una assistenza globale, rispondendo ad una media di quasi cento domande al giorno per spiegare i vari decreti, aiutando persone e aziende a ottenere sussidi essenziali come bonus per autonomi e partite iva, bonus baby sitter, congedi parentali, sospensione di mutui e bollette, problemi specifici di tante imprese. Abbiamo velocizzato il più possibile le procedure della cassa integrazione per le imprese artigiane, attivando in pochissimo tempo una rete di collaborazione con i consulenti del lavoro di Taranto, ai quali va tutto il nostro
ringraziamento per l’intenso lavoro profuso in questi mesi, non ci sono stati più sabati né domeniche, abbiamo lavorato a stretto contatto anche Pasqua e Pasquetta. La nostra famiglia di famiglie, di imprenditori, collaboratori aziendali, pensionati, cittadini
perché noi sì, davvero, non abbiamo lasciato indietro nessuno. Continua Paolillo: è stato fatto tanto, ma non ci siamo ancora. Tutti i ritardi, le complicazioni, le incongruenze li abbiamo sofferti e li stiamo soffrendo tuttora come fossero nostre mancanze. A livello regionale e comunale abbiamo sinora fatto davvero un grande lavoro, molto proficuo. Il dialogo con la Regione Puglia è stato e rimane costante, siamo presenti su tutti i tavoli, a volte siamo stati costretti ad alzare la voce ma gli obiettivi sono stati tutti centrati. Dietro la nostra spinta, la Regione Puglia ha provveduto a far riaprire numerose attività in tempi più celeri rispetto a quelli del Governo. L’asporto in primis. C’è stato proprio un lavoro di pressing di Confartigianato, supportando la Regione con le nostre proposte, bozze documenti e protocolli, spesso in solitaria, come avvenuto ad esempio nel comparto benessere. Con le istituzioni non basta solo lamentarsi, poi si devano portare soluzioni ed atti concreti e Confartigianato lo ha fatto ed i risultati si sono ottenuti. Confartigianato non ama molto i protagonismi, le apparenze, le chiacchere. I nostri atti a dimostrazione sono in Parlamento, nei ministeri, negli uffici regionali, negli assessorati comunali. Siamo certi del nostro lavoro e le imprese lo sanno e per questo ci apprezzano e stimano. Ma non basta, ammette Paolillo, a livello nazionale abbiamo indicato al Governo 6 aree di intervento – liquidità e indennizzi, sostegno al territorio, fisco, lavoro, cantieri e PA, zero burocrazia – per le quali abbiamo lanciato proposte concrete, per ripartire davvero. Penso ad aiuti a fondo perduto, all’esenzione del pagamento della Tari, alla riattivazione dei cantieri nelle scuole. Sono solo alcuni esempi. Ora speriamo di poter presto leggere il decreto rilancio annunciato dal Governo, saremo subito in grado di sollecitare eventuali correttivi necessari per centrare gli obiettivi senza penalizzare le piccole imprese. Sappiamo che non è finita qui, anzi adesso sarà ancora più in salita, siamo pronti ad accompagnare le imprese a ripartire. Ogni cittadino, ogni imprenditore può trovare in Confartigianato supporti ed accompagnamento su norme e servizi dei nostri esperti per affrontare e vincere la crisi nata dal Coronavirus, sia dal punto di vista sanitario che lavorativo. Esempi concreti? Ce ne sono tanti in ogni campo, non ultimo quello di assistere ogni tipologia e settore di imprese a mettersi in regola con tutti gli adempimenti derivanti dal protocollo per le misure di contrasto del contagio del corona, adempimenti che vanno dalla sicurezza del lavoro alla riorganizzazione aziendale. Ai nostri imprenditori diciamo: lavoriamo fianco a fianco, costruiamo insieme una nuova normalità, nel rispetto delle norme di sicurezza, sui dispositivi DPI, sulle distanze sociali.
Alla collettività diciamo: sosteniamo il nostro Territorio! Compriamo i prodotti dalle attività locali, sono la nostra storia e il futuro dei nostri figli. Alle Istituzioni ed alle Autorità locali chiediamo invece collaborazione e solidarietà: che i controlli alle nostre aziende abbiano lo spirito di aiutare, prima di sanzionare le nostre imprese, considerando che in poco tempo hanno dovuto stravolgere la loro attività, con costi aumentati e ricavi azzerati, con un improvviso aumento di adempimenti e responsabilità. Si agisca quindi per favorire la rinascita delle Aziende, non per la loro chiusura. Solo così, tutti insieme, riscopriremo il vero senso del lavoro, come valore capace di ricostruire, guardando dalle nostre parti, il futuro del nostro meraviglioso territorio provinciale.