Una ragazza brasiliana di 19 anni, che da anni vive e studia in Italia, ha subito un'aggressione a sfondo razzista da parte di tre coetanee a Taranto. L'episodio è avvenuto in via Veneto, all'uscita da un negozio.
La giovane, figlia del responsabile del Wwf di Taranto Fabio Millarte, ha riferito di essere stata offesa e schiaffeggiata dalle tre autrici dell'aggressione solo per il colore della sua pelle.
"Questa non è casa tua. Te ne devi andare, straniera di m...", avrebbero detto le sue coetanee dopo aver sentito che la giovanissima brasiliana parlava al telefono con sua madre in portoghese. In tre si sono nascoste dietro l'angolo, tra via Veneto e via Puglia, ed al suo arrivo l'hanno afferrata per i capelli. L'hanno picchiata e spintonata nel tentativo di portarla in un luogo isolato.
"Quando tre ragazze aggrediscono e picchiano una loro coetanea - si legge in una nota a firma di Ada le Noci, coportavoce Verdi Taranto -, solo perché di origine straniera, allora c'è da pensare che in questa città qualcosa stia morendo davvero. Donne che perdono il senso della misura e della civiltà. Donne che fanno proprio il salvinismo, senza ritegno, senza vergogna, trasformandosi in bulle da strada. Quali semi per il futuro di questa terra? Gli episodi di intolleranza ormai non sono più così sporadici e questo indica che le differenze sono viste come elemento destabilizzante e non come parte arricchente della reltà in cui si vive: per alcuni il nemico non è chi ha costruito fortune sugli stranieri in frode allo stato; non è nemico chi sfrutta il lavoro altrui con forme di schiavitù; il nemico è una ragazza che in questa città coltiva un sogno semplice, quello di essere felice. E, per ironia della sorte, la vittima e' la figlia di Fabio Millarte, presidente del WWF Taranto, un uomo che da anni si impegna e si batte per costruire una cultura ecologista e del rispetto per tutte le forme di vita. I Verdi di Taranto esprimono solidarietà alla ragazza e alla sua famiglia, e assumono l'impegno di continuare a divulgare la cultura del rispetto reciproco e dell'accoglienza, della buona educazione e della non violenza".
Fonte: Taranto Buona Sera