Ingente lo spiegamento di uomini e mezzi attuato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto da sabato 03 a lunedì 05 aprile, in tutti i centri della provincia e nelle zone più isolate, soprattutto al fine di verificare il rispetto delle restrizioni straordinarie per impedire la diffusione del COVID 19 nel corso delle festività Pasquali, ma anche al fine di dissuadere coloro i quali, invogliati dalle gradevoli condizioni climatiche, intendevano raggiungere i litorali o le seconde abitazioni o semplicemente parenti e amici con cui trascorrere il weekend.
Oltre 130 Carabinieri al giorno, in stretto coordinamento con le altre forze di polizia ed i vari corpi di polizia locale, hanno ininterrottamente pattugliato l’intero territorio provinciale, attivando posti di controllo rinforzati, effettuando un vero e proprio filtraggio dell’intero flusso veicolare sia sulle principali arterie stradali (SS 106dir, SS 100, SS 7 “Appia”), sia in ingresso verso le più rinomate località turistiche (Martina Franca, Chiatona, Castellaneta Marina, Ginosa Marina, Torre Colimena, San Pietro in Bevagna, Campomarino e Marina di Pulsano), nonché naturalmente in tutto il reticolato viario del Capoluogo jonico.
Nel complesso, lo scenario che si è prospettato innanzi ai militari è stato perlopiù quello di litorali deserti e zone di villeggiatura disabitate, evidenziando senso civico da parte della maggior parte dei cittadini che ha dimostrato consapevolezza del particolare momento e un sostanziale rispetto delle restrizioni, anche se non sono mancati casi di riscontrata inosservanza.
In particolare, tutte le pattuglie in circuito:
- hanno elevato 94 sanzioni per il mancato rispetto delle norme contro il Covid;
- hanno elevato 126 sanzioni al Codice della Strada;
- hanno controllato 1703 persone, 971 veicoli e 116 esercizi pubblici;
- hanno effettuato 542 accertamenti su soggetti sottoposti a misure di sicurezza e/o alternative alla detenzione.
In particolare poi, nella città di Taranto, pattuglie in abiti civili hanno altresì sorpreso un circolo ricreativo nel quartiere Tamburi regolarmente aperto, con all’interno una decina di avventori che stavano giocando a carte e consumando bevande; tutti gli avventori sono stati quindi sanzionati per il mancato rispetto delle norme contro il Covid, mentre al presidente del circolo, con la collaborazione di personale della Questura jonica, è stato notificato l’avvio del procedimento per la chiusura dello stesso; inoltre, durante il controllo, è emerso anche l’allaccio abusivo delle utenze del circolo alla rete elettrica pubblica, causando quindi anche il deferimento in stato di libertà dello stesso presidente per furto di energia elettrica.