Regione, Comune- si lavora alacremente per supportare il settore; efficace l’impegno della Camera di commercio, e del vice presidente Leonardo Giangrande che, con accanto varie associazioni di categoria e rappresentanze delle imprese del settore, mondo accademico e della ricerca, è impegnata, di concerto con la Regione, per individuare altri percorsi che possano dare ulteriore sostegno e supporto ai mitilicoltori; così come il Commissario governativo per le bonifiche sta procedendo con progetti che a medio e breve termine, potrebbero rivelarsi decisivi per il rilancio del comparto. Un percorso di concertazione tra pubblico e privato che si auspica possa sempre di più essere ispirato dall’obiettivo comune di tutti gli attori interessati di rilanciare la mitilicoltura ionica e salvaguardare il Mar Piccolo, l’habitat naturale di questa produzione di storica tradizione.
Un nuovo corso che va in rotta di collisione con il Progetto di parco fotovoltaico presentato al Ministero nel 2024 ‘Floating Mar Piccolo srl ’. Un progetto da 150 milioni di euro che prevede l’installazione di un parco fotovoltaico galleggiante di 90 ettari finalizzato a produrre, attraverso pannelli fotovoltaici galleggianti, energia rinnovabile ed idrogeno verde.
Come giustamente mette in guardia in queste ore il mondo ambientalista e della cultura, si teme che il vuoto politico del Comune possa favorirne l’approvazione.
Il progetto, in fase di VIA - valutazione di impatto ambientale- presso il Ministero dell’ambiente e Sicurezza Energetica MASE, è in assoluta controtendenza con alcuni fattori caratterizzanti del Mar Piccolo: area ad elevato valore ecologico e culturale; area SIN- Sito di Interesse Nazionale; area del Parco Naturale Regionale Mar Piccolo.
Il progetto sin dalle prime battute è stato fortemente contrastato da ambientalisti, mitilicoltori e naturalmente da Confcommercio Taranto che torna ad esprime forte preoccupazione per l’impatto che un impianto offshore di questa portata potrebbe avere sull’ecosistema delicato del Mar Piccolo, sulla biodiversità e sulla mitilicoltura.
Sono in corso istruttorie tecniche per valutare l’impatto del progetto sul sistema Mar Piccolo, dunque il procedimento anche se carente in alcuni punti va avanti, come si evince anche dal sito del Ministero e si rischia che, seppur in assenza di un confronto pubblico, venga approvato.
Insomma, nonostante il parere negativo già espresso a suo tempo dalla Direzione Ambiente della Amministrazione comunale, il progetto potrebbe ottenere il via libera, e se ciò accadesse, il danno per l’ecosistema marino, già compromesso da anni di inquinamento industriale, sarebbe enorme e con conseguenze negative per la mitilicoltura, così come sarebbe devastante l’impatto su l’aspetto paesaggistico dell’ecomuseo del Mar Piccolo.
Confcommercio conferma che scenderà in campo accanto a coloro che hanno a cuore la difesa del territorio per impedire che il Mar Piccolo possa subire un nuovo oltraggio.