TARANTO ISOLAVERDE, GALANTE (M5S): “TOTALE INCAPACITA’ NEL GESTIRE LA VICENDA DA PARTE DI PROVINCIA E REGIONE”

21/04/2016

 

Oltre 200 lavoratori con famiglie al seguito sono rimasti senza lavoro a causa dell’imbarazzante gestione della vicenda di Taranto Isolaverde S.p.A. da parte sia della Regione che della Provincia di Taranto. Un epilogo davvero triste e che fa riflettere molto sullo scellerato modus operandi dei politicanti”.

Queste le dichiarazioni del Consigliere regionale del M5S Marco Galante a seguito della scadenza e del mancato rinnovo della sospensione dei licenziamenti di circa 215 lavoratori della società Taranto Isolaverde S.p.A. partecipata totalmente dalla Provincia di Taranto.

Sono esterrefatto da tale esito. – prosegue il Consigliere pentastellato Galante – Il Presidente della Provincia Tamburrano ha illuso in tutti questi mesi i lavoratori, garantendo loro il massimo impegno per salvare la società e lo stesso ha fatto l’assessore Leo garantendo sin da novembre 2015 la risoluzione della situazione attraverso la firma del protocollo d’intesa con tanto di “elogi alla task force”. Ma la verità è che non vi è stato altro che totale incapacità nel gestire la vicenda, limitandosi ad attribuire la responsabilità di quanto accaduto al Governo nazionale. Senza tralasciare l’assordante silenzio da parte del Governatore Emiliano che in campagna elettorale lo scorso anno aveva promesso anch’egli il massimo impegno per un esito diverso, annunciando la massima tutela per i cittadini tarantini, martoriati da mille e più problemi, tanto addirittura da convocare la prima seduta di Giunta regionale proprio a Taranto. Adesso ci si ritrova con più di 200 lavoratori disoccupati, di cui la maggior parte con un’età anagrafica troppo bassa per poter andare in pensione, ma contestualmente troppo alta per potersi considerare competitivi nel già troppo chiuso mercato del lavoro. Se non ci pensa la Regione a trovare loro una soluzione, chi potrebbe mai farlo? La triste impressione – conclude Galante – è che non si vedesse l’ora di liberarsi dei lavoratori della società Taranto Isolaverde, ora considerata “scomoda”, ma presa in considerazione con favore solo ed esclusivamente per meri fini legati al consenso elettorale.”

 

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Alberto Claudio De Giglio