TARANTO E LA TERRA DELLE GRAVINE CON MASSAFRA, GROTTAGLIE, CASTELLANETA, LATERZA, MOTTOLA,
PALAGIANELLO, CRISPIANO, MONTEMESOLA E STATTE NEL CAMMINO SULLA DIRETTRICE DELLA VIA APPIA DA
BRINDISI A MATERA. L’ITINERARIO È STATO PRESENTATO DA GIOVANNI COLONNA (CONFGUIDE) AL CONVEGNO
NAZIONALE SUGLI ITINERARI CULTURALI E I CAMMINI DI FEDE PROMOSSO A ROMA DA REGIONE PUGLIA E
PUGLIAPROMOZIONE
La Via Appia in Puglia, da Brindisi a Matera, diventa uno straordinario filo per infilare perle: sono città, paesi, borghi,chiese, cattedrali, castelli, aree archeologiche, musei, masserie, cantine e frantoi e, poi, le meraviglie del paesaggio che si unisce all’accoglienza generosa e autentica delle comunità. “Per compiere il viaggio da Brindisi a Matera si possono impiegare due ore oppure almeno otto giorni. Se quel che conta è la strada, i tempi si dilatano, i nomi sui cartelli diventano luoghi animati con storie e volti, monumenti e sapori, famiglie, associazioni, imprese e professionisti. Si apprezza così il vero grande capolavoro italiano che è il paesaggio e si comprende che la pluralità e l’integrazione sono valori che rendono l’Italia davvero un paese unico e meraviglioso, fortemente attrattivo” – lo ha dichiarato Giovanni Colonna, presidente di Conf guide Brindisi e Taranto, intervenendo al workshop sugli itinerari culturali e i cammini di fede in Puglia, un incontro tenutosi a Roma nell’ambito dell’evento nazionale “All routes leadto Rome”, tutte le strade portano a Roma, manifestazione dedicata agli itinerari di storia, cultura e spiritualità, incorso nella Capitale e a Matera sino al 20 novembre. L’appuntamento si è svolto nell’Anno nazionale dei Cammini proclamato dal ministro Dario Franceschini e in occasione della chiusura del Giubileo straordinario della Misericordi a voluto da papa Francesco, che ha richiamato milioni di pellegrini verso le Porte Sante aperte in tutto il mondo. Intanto a Milano al BizTravel Forum, l’evento annuale che riunisce gli operatori sul tema della mobilità e del turismo,Confturismo ha annunciato l’adozione della via Francigena da parte di Confcommercio per valorizzare questo asset con un’effettiva sinergia pubblico privata e rivitalizzare le attività economiche lungo le vie storiche.Il convegno dal titolo “La Puglia, una scoperta tutto l’anno” si è tenuto nel palazzo Massimo alle Terme, sede principale del Museo nazionale romano, e si è rivelata un’intera giornata dedicata al brand Puglia, in un viaggio tra le bellezze storiche e il patrimonio culturale e spirituale del territorio, orientato a un turismo sostenibile, in particolare ai cammini che interessano le vie storiche. All’incontro, promosso dall’Assessorato regionale all’Industria turistica e culturale in accordo con Puglia promozione, sono intervenuti l’Assessora regionale al Turismo Loredana Capone e il direttore del Dipartimento regionale Cultura e Turismo, Aldo Patruno, che hanno presentato le linee programmatiche dei fondi europei 2014-20 e i progetti di eccellenza regionali, insieme ai dirigenti e responsabili regionali Mauro Paolo Bruno, Gabriella Bel viso e Carmen Antonino che invece hanno approfondito i progetti internazionali Cult.Routes e Cult.Tour, il nuovo progetto interregionale South Cultura Routes, e la Via Francigena nel progetto di eccellenza Monti Dauni. Un’altra importante sessione è stata dedicata agli itinerari lungo la via Appia, la via Traiana, la via Micaelica, la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, presentati attraverso il racconto dei loro protagonisti e le testimonianze di grandi camminatori come Michele del Giudice e Danilo Zaia.Si è parlato di Via Appia attraverso l’esperienza del progetto “Appiedi”, un viaggio di conoscenza ed esplorazione di218 chilometri che per otto giorni si è sviluppato seguendo la direttrice, a volte anche le tracce, dell’antica via Appia odi quel che ne resta. Un progetto promosso nel 2015 dal Club di Territorio di Brindisi del Touring Club Italiano e ideato da Giovanni Colonna, intervenuto al workshop romano nella sua qualità di console Tci. Il cammino è stato disegnato su carta da Danilo Zaia, camminatore che ha alle spalle oltre 5mila chilometri di cammini, ed è stato percorso con altri professionisti: un esperto informatico e due tecnici di riprese audio e video. Straordinaria anche la presenza di due ospiti speciali, Savino D’Andrea e Roberto Passaro, due pensionati e soci Tci che hanno scelto di intraprendere il viaggio che, come amano ripetere, aiuta a scoprire anche se stessi.“Prima di partire è stata tracciata una bozza di percorso, cercando di barcamenarsi tra l’antico tracciato e la situazione attuale, visto che l’Appia antica oramai è stata sostituta da una superstrada. Il problema vero è stato trovare un cammino che fosse in sicurezza, che seguisse strade rurali e non trafficate statali. Una prova generale, per studiare il terreno, capirne le opportunità e trovare soluzioni alle inevitabili criticità” – ha raccontato Danilo Zaia.La partenza è stata da Santa Maria del Casale, accanto all'aeroporto, a Brindisi. Così chi arriva in aereo può subito mettersi in cammino. Poi le perle del viaggio sono Mesagne, Latiano, Oria (Comune Bandiera arancione), Francavilla Fontana, Grottaglie, Carosino, San Giorgio Jonico, oppure è possibile scegliere la variante che da Grottaglie porta a Montemesola, Crispiano, quindi Taranto. I camminatori targati Tci hanno attraversato un paesaggio rurale estremamente ricco e vario, con distese di ulivi, vite, grano e piantagioni ortofrutticole: dalla Piana di Brindisi e dalle Terre del Primitivo sino alla Città dei due Mari. Lasciata Taranto poi tutto cambia, si attraversa la Terra delle Gravine.
Ogni gravina sarebbe tutta da discende e risalire, una vera immersione nella natura che però allungherebbe di molto il cammino. Da qui l’itinerario prosegue attraverso Statte, Massafra, Mottola, Palagianello, Castellaneta, Laterza. Ogni tappa si concludeva con un incontro pubblico aperto a tutti: amministratori, associazioni, imprese, cittadini per raccontare l’esperienza di viaggio, condividendo emozioni e disagi. Ogni giorno sono stati percorsi quasi 30 chilometri,ma senza mai affrontare grossi dislivelli. Il primo viaggio, al quale ne seguirono molti altri per verificare e approfondire, fu svolto tra fine maggio e inizio giugno 2015. I camminatori raccomandano di anticipare ad aprile o di attendere ottobre per evitare i disagi del caldo. Il progetto Appiedi non è finito con l’arrivo a Matera. È stata sviluppata ed è ancora allo studio una mappa e un tracciato Gis, evidenziando punti di forza e criticità, fontane per l’approvvigionamento d’acqua, punti panoramici e luoghi da visitare, dove mangiare e dormire. “Non esiste un’unica strada, ma molte strade. Tutte quelle che le comunità vorranno accogliere e costruire insieme, assicurando la cura necessaria perché questi itinerari possano essere riconosciuti e fruibili e una rete di servizi indispensabile per far vivere un’esperienza unica, intima, autentica. È stato un viaggio di esplorazione che ha incontrato anche la generosità e la disponibilità di tanti: amministratori e tecnici comunali, responsabili e addetti degli uffici di informazione e accoglienza turistica, delle pro loco, delle associazioni, titolari di imprese, bar, ristoranti, strutture ricettive, agricoltori,semplici cittadini e famiglie. Davvero un eccezionale viaggio in una terra ospitale, generosa, accogliente”