Quanto vale la promozione turistica del nostro territorio? O meglio, quanto siamo disposti ad investire per realizzare un’offerta turistica degna di questo nome? La risposta è zero, o poco più. Le notizie delle ultime ore, in merito agli affidamenti degli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica di Ginosa e Marina di Ginosa, in acronimo IAT, hanno generato una forte protesta nella comunità cittadina. La questione riguarda tanto chi si è aggiudicato la gestione dei servizi, sui quali ci sono stati molti interrogativi sui criteri utilizzati per la valutazione delle proposte (in relazione a ciò i gruppi consiliari di centro destra hanno formalizzato in data 1/6/2017 una richiesta di accesso agli all’ufficio turismo del Comune) ma, anche e in particolar modo, la fallace procedura di affidamento bandita dall’Amministrazione Parisi che, anche per questo delicato e vitale settore, ha dimostrato ancora una volta, semmai ve ne fosse bisogno, inettitudine ed inadeguatezza. Queste le ragioni. Prendiamo ad esempio il bando per lo IAT di Marina di Ginosa. Il Comune, a fronte della gestione dei numerosi servizi (ivi inclusi quelli di pulizia dei locali e manutenzione delle apparecchiature) ha inteso riconoscere un misero contributo mensile di € 125,00. Si, non c’è errore nel numero degli zeri: euro centoventicinque al mese per assicurarsi un laureato in discipline turistiche, umanistiche, storico-artistiche o architettoniche con esperienza pluriennale nel settore turistico-culturale. Ergo richiede una professionista altamente qualificato al quale riconoscere, quale contributo, € 1,38 (lordi) all’ora! Certo all’amministrazione Parisi, la recente esortazione del Santo Padre in merito al riconoscimento di dignità del lavoro, non ha insegnato nulla. L’alibi dell’Amministrazione Parisi è che all’interno dello IAT è possibile esercitare attività d’impresa e realizzare altri utili, ma ciò è falso, perché quanti hanno chiesto se fosse possibile esercitare l’attività d’impresa turistica all’interno dello IAT hanno ricevuto una risposta di diniego. Altro paradosso: nonostante la pressoché assenza di un reale contributo economico la procedura non
prevedeva neppure che venissero richiesti i requisiti di capacità economica, ovvero l’aggiudicatario quando vedrà che l’impresa non è sostenibile ad € 125,00 mensili sarà libero di andar via lasciando i servizi scoperti! Eppure a guardarsi attorno, senza andare nemmeno molto lontano, gli altri comuni investono risorse ben più ingenti per i medesimi servizi. È in rete, e non è ancora neppure scaduto, il bando di affidamento della gestione del servizio di Informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Ostuni. La cifra annua offerta quale contributo, posta a base di gara, è di € 50.000,00 (contro i € 1.500,00 del Comune di Ginosa), ovvero € 4.166,00 mensili contro gli € 125,00 del Comune di Ginosa. Ma, per una Amministrazione che organizza una cerimonia (il 2 giugno 2017 nel Parco Comunale), per la consegna delle Bandiere Blu agli operatori economici del settore e dimentica di fornirsi materialmente delle bandiere da dare ai titolari dei lidi di Marina di Ginosa ….non ci sono parole! È evidente che questo è il valore che l’Amministrazione Parisi riconosce al Turismo…sono ben lontani, purtroppo, i tempi degli accordi con i grandi Tour Operator, nati dall’impegno dell’Amministrazione De Palma. Così come gli oltre 14.000 turisti austriaci in soli due anni sono oramai solo uno sbiadito ricordo. Un altro duro colpo al territorio, dunque, e alle nostre Comunità.