-Non ci sarà il tradizionale pranzo di Natale, ma gli ospiti della Residenza Villa Genusia ed i propri cari potranno ugualmente stare
insieme, abbracciarsi e baciarsi. Scambiarsi affetto e carezze, finora sacrificate dalle norme anti Sars Cov-2, col reciproco riconoscimento comunicativo carico di emozioni. A permetterlo sarà una speciale tenda in poliuretano termosaldato molto sottile e leggero ed a tenuta d’aria. Al suo interno sarà divisa a metà da una parete trasparente, nonché dotata di manicotti, nei quali si inseriscono le braccia per raggiungere la persona al di là di detta parete trasparente. Attraverso questo sistema si potrà vedere e parlare con il nonno, la nonna, la mamma, il padre o altri familiari, amici, conoscenti. Potranno essere baciati, accarezzati,
sfiorare i capelli, stringere le mani, come se niente fosse cambiato.
Come se il mostro che sta minacciando la quotidianità della vita non fosse mai esistito. Il ritrovo del conforto avverrà in tutta sicurezza.Chi proviene dall’esterno della struttura dovrà prima prenotarsi e poi seguire il prescritto e rigoroso protocollo di igiene e sicurezza. La visita all’ospite avrà la durata di quindici minuti. La valutazione sull’iniziativa viene espressa congiuntamente dal dottor Franco Castria, Presidente della società fondatrice della Residenza (Civiltà Futura) e da tutti i componenti la Direzione Generale: “È necessario poter garantire nuovamente un contatto fisico, che è fondamentale, dato che niente è più confortevole di un abbraccio: è un gesto empatico, aumenta l’autostima, dà energia e permette al nostro organismo il rilascio di endorfine e di ossitocina”. Aggiungono: “Ogni anno abbiamo rispettato la tradizione, organizzando il pranzo di Natale, durante il quale le famiglie, nonni, figli e nipoti, si sono incontrati per festeggiare la più importante festa religiosa dell’anno. Per noi tradizione, vuol dire famiglia, ricordi, insegnamenti, condivisione e belle storie. E se c’è una giornata che parla di questi valori, quella è proprio il giorno del Santo Natale.
Adesso, però, il Covid-19 ci costringe a non poter organizzare il pranzo. Di qui, la decisione di offrire agli ospiti e alle loro famiglie la
possibilità di farsi gli auguri per la festività ed abbracciarsi. Avere un momento d’incontro, parlarsi ed abbracciarsi”. La consapevolezza del proprio ruolo sociale: “Pur con tutte le difficoltà, anche economiche, che il Covid 19 ci sta procurando, non smetteremo mai di prenderci cura dei nostri ospiti, di tutelare la loro salute, la loro vita e le relazioni con i loro familiari. Che ringraziamo per la loro fiducia a noi riposta, per la loro comprensione, standoci moralmente vicini, apprezzando i nostri sacrifici e lavoro svolto con amore e
professionalità. Il virus, purtroppo, non è stato debellato, si spera nella vaccinazione; comunque, continueremo a lottare senza mai mollare, consapevoli che la dottoressa Daniela Ugolini (direttrice organizzativa) e il nostro staff medico, gli infermieri, gli educatori e gli operatori socio-sanitari, sono e saranno sempre supportati dalla straordinaria vicinanza e collaborazione dell’Asl di Taranto, dell’Ospedale Moscati, del Dipartimento di Prevenzione. A tutti rivolgiamo il nostro più sincero ed affettuoso grazie!”.