Nota stampa Azione Ginosa e Marina di Ginosa
Siamo molto contenti che, ultimamente, nella nostra comunità si stia parlano di TURISMO. Lo si è fatto in un convegno alla presenza dell’assessore regionale al turismo, lo si è fatto alla BIT (Borsa internazionale de turismo) per mettere in vetrina le bellezze del nostro territorio. Il nostro assessore allo sviluppo economico, presente alla fiera, metteva in evidenza che “Ginosa e Marina continuano a crescere come destinazione turistica”, evidenziando che se nel 2021 gli arrivi e le presenze erano, rispettivamente, 18.000 e 130.000, i dati parziali del 2022 parlano di 24.000 e 138.000 con incrementi del +33% e +6%. Un grande successo, peccato però che, rispetto ad esempio al biennio 2015/2016, non solo non siamo cresciuti (le presenze del 2015 furono di 166.000 e del 2016 160.000), ma abbiamo perso consistenti quote di mercato. E se è vero che la Puglia, nel suo complesso, rispetto all’anno ante Covid ha recuperato e superato le presenze nel 2022, Ginosa rispetto al 2019 ha perso oltre il 17% di presenze turistiche. In netta controtendenza anche a livello nazionale.
L’Istat classifica Ginosa come “Comune con vocazione marittima” ed è inserita nell’elenco Regionale dei Comuni a “Prevalente economia turistica”. È del tutto evidente, quindi, che per la nostra comunità il Turismo dovrebbe rappresentare il volano della nostra economia. Cioè dovrebbe produrre ricchezza. Ma è veramente cosi? Anziché soffermarsi sugli arrivi e presenze, sarebbe più giusto considerare quanto la presenza del turismo contribuisca a elevare il reddito sia complessivo che pro-capite nei singoli comuni. Abbiamo già ricordato in altre occasioni che il reddito pro capite di Ginosa è tra i più bassi di tutta la provincia di Taranto, questo
perché, nella nostra offerta turistica, non prevale la dimensione alberghiera o extra alberghiera, ma piuttosto quella delle case in affitto e questo non ha prodotto un significativo beneficio economico per la comunità.
Per fare un esempio, Castellaneta dispone di 4.851 posti letto in strutture alberghiere ed extra alberghiere ufficiali, mentre Ginosa ne dispone di soli 1.652. Sono comunque numeri molto piccoli se paragonati ad altre località turistiche della Puglia, come ad esempio Vieste, che con i suoi 43.258 posti letto totali ha prodotto un valore aggiunto di circa 404 milioni di euro nel 2021 piazzandosi al 32° posto tra le Top 100 dei comuni turistici per valore aggiunto in Italia (fonte: Sociometrica, La ricchezza dei comuni turistici. Ranking secondo la creazione di valore aggiunto). A tal proposito, presenteremo un nostro dossier sull’argomento.
Se non ci convinciamo che la nostra dimensione comunale non permette investimenti infrastrutturali o piani di Marketing Territoriale di un brand specifico (Costa della Magna Grecia ad esempio), che accanto a qualità naturali, storiche e culturali, assumono anche una loro “personalità”, non sarà possibile nessun vero sviluppo del turismo capace di produrre valore aggiunto alle nostre comunità.
Dispiace però costatare, che proprio chi sostiene questa necessità di aggregazione, manifestata pubblicamente nei citati convegni e fiere, non abbia deciso di aderire alla nostra proposta di Unione dei Comuni, che va esattamente in questa direzione. Si fa presto a parlare di turismo.