Blitz dei Nas e della Asl negli stabilimenti balneari

Bilancio confortante. Un solo ristorante della litoranea salentina è a rischio chiusura per mancanza di alcune autorizzazioni

27/08/2014

Hanno interessato anche la provincia jonica i controlli dei carabinieri del  Nas in stabilimenti balneari, ristoranti e bar. 

Nel mirino gli alimenti potenzialmente nocivi per la salute o mal conservati. Nella operazione “Bagnasciuga”, che è durata diversi  giorni, i militari del Nucleo antisofisticazione e sanità e gli ispettori della Asl hanno controllato anche ristoranti e bar del litorale.

Negli stabilimenti del Tarantino non sono state riscontrate irregolarità mentre un solo ristorante della litoranea è a rischio chiusura per mancanza di alcune autorizzazioni. La decisione potrebbe essere presa dall’azienda sanitaria locale.

Nelle ultime due settimane i Nas hanno ispezionato in tutta Italia oltre 500 stabilimenti balneari, rilevando irregolarità nel 20% delle strutture controllate, accertando 150 violazioni, segnalando 100 persone all’autorità giudiziaria ed elevando sanzioni amministrative per complessivi 100 mila euro.

Tra Lecce, Taranto, Livorno, Treviso, Salerno, Cosenza, Potenza e Catania, sono state sequestrate in tutto 24 strutture (depositi di alimenti e cucine) per un valore di oltre 2 milioni di euro. In prima linea i controlli al Sud, con 207 ispezioni, vista anche la presenza di un numero maggiore di stabilimenti balneari; a seguire il Centro, con 155 ispezioni ed, infine, il nord, con 140 controlli.  Durante l'operazione i militari del Nucleo antisofisticazionie e sanità hanno messo sotto sequestro trenta ettolitri di liquidi e seimila confezioni di prodotti alimentari (tra pesci, molluschi, gelati, dolci, carne, formaggi, prodotti da forno, frutta e verdura, bibite e bevande) risultati di ignota provenienza o in cattive condizioni di conservazione. I controlli proseguiranno per tutta l’estate.