Una buona notizia per Taranto. L’articolo 21 del decreto Milleproroghe che spostava 574 mil. della bonifica dai siti inquinati ai futuri impianti di decarbonizzazione di Acciaierie d’Italia è stato soppresso grazie al voto di tutti i partiti con esclusione di Lega Nord e Fratelli d’Italia. “Siamo soddisfatti- commenta Leonardo Giangrande, presidente provinciale di Confcommercio Taranto – ha vinto la buona politica. Ciò conferma come l’azione congiunta dei parlamentari jonici abbia prodotto un primo importante risultato positivo per la comunità jonica, andando persino contro la volontà del Governo, arroccato su una posizione che ancora una volta immolava Taranto
sull’altare sacrificale della ragione di stato.
Solo qualche giorno fa, in occasione della Giornata mondiale contro i tumori infantili, l’ONU ha reso pubblico un documento dove si definiscono le ‘zone di sacrificio’ le aree dove gli interessi economici sono anteposti alla salute ed ai diritti umani, indicando quale esempio proprio Taranto, città tenuta sotto scacco dalla grande acciaieria che da anni sparge veleni su territori e abitanti. Fa male ammettere che tutto ciò sia avvenuto con la complicità dei Governi che si sono successi in questi anni.
Ora finalmente c’è una parte importante della politica che sta comprendendo come non si possa continuare ad accettare che venga calpestata la dignità umana di una intera comunità, e che è necessario battersi perché non si compiano ulteriori abusi ai danni del territorio. Non è il caso di illudersi e di cantare vittoria, ma è importante che oggi la politica abbia avuto la forza di far prevalere il diritto di Taranto di vedere assegnate alle bonifiche le risorse economiche sottratte ai Riva.”