Sulla questione balneari è chiaro a tutti che prima di un’accurata mappatura del patrimonio demaniale delle coste italiane, da effettuare con procedure chiare, comprensibili e trasparenti, è sbagliato ipotizzare che le concessioni vadano automaticamente a bando e che si proceda alle gare di assegnazione.
Questo è confermato anche dalla sentenza giunta ieri dalla Corte di Giustizia Europea sull'applicabilità della direttiva Bolkestein alle concessioni balneari che prevede sì lo stop all'assegnazione automatica delle concessioni, ma solo se il numero delle 'risorse naturali disponibili' risultasse ‘scarso’, fattispecie verificabile appunto solo con un’attenta mappatura delle spiagge italiane. Siamo un Paese con oltre 8km di coste, difficile ipotizzare che dopo le dovute verifiche, le spiagge risultino ‘risorsa scarsa’ in rapporto al territorio”. Così in una nota Vito De Palma, deputato di Forza Italia e componente della Commissione Finanze alla Camera.