Continua la protesta degli ispettori del lavoro.

10/03/2022

Ispettorato Nazionale del Lavoro: La protesta prosegue sulla mancata perequazione dell’indennità di amministrazione del personale dipendente, in attesa dello sciopero nazionale indetto per il 18 marzo a Roma.

Il dissenso, di quanto accaduto ai lavoratori e alle lavoratrici dell’Ispettorato del Lavoro prosegue composto e silenzioso, in attesa dello sciopero nazionale unitario del 18 marzo.

Come già notiziato nei giorni scorsi, i dipendenti dell’Ispettorato del Lavoro di Taranto, Brindisi e Lecce, hanno manifestato contro la “sperequazione”, adottata nei loro confronti dal Ministero del Lavoro, prendendo parte ad una protesta dinanzi alle sedi dell’ITL di tutto il territorio nazionale e depositando presso le diverse prefetture, per il tramite di delegazioni rappresentative, le legittime richieste contenute in un documento, sottoscritto dalle RSU e da tutte le sigle sindacali, tra cui la Federazione Lavoratori Pubblici (FLP). In sintesi, il personale ha lamentato la situazione di stallo del Ministero del Lavoro nell’affrontare la questione dell’incremento dell’indennità di amministrazione, negata, a questa particolare categoria di lavoratori, senza motivazione alcuna.


Una grave e imperdonabile distrazione tra dipendenti dello stesso Comparto delle Funzioni Centrali e che a Roma, nei giorni scorsi, ha visto, anche, la presenza di molti lavoratori e lavoratrici protestare dinanzi al Ministero del Lavoro.

Inoltre, l’Ispettorato Nazionale è stato escluso anche dal finanziamento del Piano di Ripresa e Resilienza per la lotta al sommerso, al lavoro nero e alla sicurezza sui luoghi di lavoro; notizia che ha del paradossale.

Infatti, solo la Politica e il Governo possono dirimere questa questione, dai contenuti dissonanti e anacronistici; quanto è accaduto ha rafforzato l’indignazione collettiva di chi dicasi “servitore dello Stato”.

A tutt’oggi, con l’incontro del 7 marzo u.s., tra l’Amministrazione centrale e le OO.SS., nulla di particolarmente significativo è emerso rinviando ad un nuovo tavolo tecnico previsto per il 9 marzo, con la presenza della Funzione Pubblica e del MEF.


Bisogna rimediare senza ulteriore e inutili indugi, chiediamo dignità e attenzione per i lavoratori e le lavoratrici dell’INL.

La protesta prosegue.