Sulla questione Logistic & Trade - ex Miroglio interviene il sindaco Vito Parisi: “stiamo affrontando la questione, con determinazione e senso di responsabilità: le nostre trattative sono costanti e con tutti gli interlocutori, azienda, lavoratori, sindacati, MISE. Non siamo di fronte, oggi, ad alcun ricatto occupazionale. Entrando nel merito, la questione dei 14 operai non ha alcun collegamento con la fase di contrattazione in corso: l’azienda aveva assunto personale come soluzione temporanea legata a proprie esigenze produttive stagionali.” “Non lavoriamo a soluzioni tappabuchi, - continua il Sindaco - lavoriamo per una soluzione che tuteli il lavoro ed i lavoratori, nel medio e lungo termine. Abbiamo già migliorato di molto le condizioni precedenti vincolando l’azienda all’assunzione fino al 2030”. “Come Amministrazione dovevamo inviare all’azienda la proposta della condizioni di cessione del capannone. Preliminarmente è stato richiesta certificazione antimafia (così come previsto per i contratti delle P.A.- ndr) e invitato, durante un incontro apposito, le organizzazioni sindacali ad esprimersi sulle condizioni per la tutela dei lavoratori; ad oggi si è espressa solo la CGIL. In attesa di queste contributi abbiamo incontrato la L&T per entrare nel merito delle stesse; seguiranno degli aggiornamenti poiché ci sono delle opportune valutazioni da entrambi le parti”. “Abbiamo un dialogo schietto ed equilibrato, il nostro ruolo è quello di garantire l’attività industriale difendendo gli interessi dei lavoratori e della comunità. Le condizioni per la
cessione e l’avvio del secondo progetto sono basate su tre principi semplici e chiari:
1) tutela massima dei lavoratori per chi è dentro e per chi è fuori;
2) tutela dell’ambiente attraverso garanzie sulle emissioni, monitoraggio e non trasformabilità del sito;
3) tutela dei consiglieri e amministratori comunali; “Faccio fatica a commentare la nota del PD, - conclude Parisi - è confusa e priva di contenuti così come il loro apporto in Consiglio Comunale. Sarà l’effetto della prossima campagna elettorale ma è quantomeno contraddittorio dire di essere affianco ai lavoratori e allo stesso tempo votare contro le loro garanzie occupazionali fino al 2030. Non cediamo alle provocazioni e continuiamo a lavorare su una questione che ci ha interessati costantemente
dall’inizio del mandato e che ha prodotto già oggi risultati tangibili.”