Un’altra opportunità per rinsaldare la propria fede, aprirsi alla meditazione e alla riflessione. Si potrebbe leggere così l’arrivo a Ginosa, presso la parrocchia di Gesù Risorto, della sacra effigie della Madonna della medaglia miracolosa. La statua sarà presente da sabato 6 a domenica 7 maggio presso la parrocchia Gesù Risorto in via Matera, poi presso la Chiesa Madre di Ginosa dedicata alla Madonna del Rosario da lunedì 8 maggio a mercoledì 10 maggio. “E’ una proposta della parrocchia” dice don Giuseppe Bernalda, parroco di Gesù risorto “per la crescita della fede, un momento ulteriore di preghiera, confessione, ascolto e condivisione”. Un servizio reso possibile dai missionari vincenziani, reso anche per celebrare “l’apparizione della vergine Maria della medaglia miracolosa” a Santa Caterina Labouré nel 1830. La santa, allora novizia presso un seminario in Parigi, riuscì, pur superando molte resistenze, ad ottenere che si coniasse una medaglia che ritraesse da un lato la Madonna, dall’altra la croce intersecata da una “M”. E’ una medaglia che molti probabilmente hanno già visto senza conoscere la storia popolare che l’accompagna e che molti cattolici portano sempre con sé, come espressione di devozione e riconoscimento per le grazie ottenute.
La statua che arriverà a Ginosa, ha fatto tappa presso Santa Maria dell’Idria in Lecce e proseguirà poi il suo viaggio a Lauria,
in provincia di Potenza come fa sapere padre Mario Sirica, referente per “Tre giorni con Maria” (e_mail tregiorniconmaria@gmail.com ). Il religioso, proveniente da Catania sarà accompagnato da padre Claudio Santangelo (cappellano del carcere) e suor Alessandra,
caposala presso il reparto pediatria dell’ospedale di Lecce. L’iniziativa non a caso cade nel mese di maggio dedicato tradizionalmente alla Madonna e che culmina per i fedeli di Ginosa nel pellegrinaggio a piedi che si compie nel vicino Santuario della Mater Domini a
Laterza. Pellegrinaggio previsto per il giorno 11 maggio, quando i fedeli di tutte le parrocchie ginosine si riuniscono presso il ponte di San Leonardo e camminano per circa 6 chilometri alla volta del santuario diocesano.