Il Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia esprime , ancora una volta, come già fatto nell’ultima campagna elettorale amministrativa e successivamente a mezzo stampa, la sua contrarietà e la seria preoccupazione per la realizzazione di un inceneritore di rifiuti in C.da Girifalco in quanto avrebbe impatti sanitari e ambientali devastanti per l’intero territorio. L’azienda Ecologistic spa ha annunciato
la realizzazione di un inceneritore che prevede l’uso di rifiuti per la produzione di energia termica ed elettrica; l’impianto dovrebbe sorgere accanto all’attuale stabilimento, nel cuore dell’agro ginosino.
“Tali impianti, nonostante la promessa di essere “puliti”, emettono in ambiente sostanze molto pericolose, addirittura mutagene e cancerogene, come idrocarburi, metalli pesanti, diossina, furani e particolato solido. Le innovazioni tecnologiche hanno spostato la tipologia di particolato emesso verso le polveri ultrafini, le più pericolose in assoluto per la salute umana, capaci di raggiungere gli alveoli polmonari ed entrare nel circolo sanguigno. Per quanto riguarda poi le diossine, non esiste un limite di concentrazione sotto il quale non si ha danno: si tratta di sostanze estremamente nocive anche a livelli minimi di esposizione, per le quali già la concentrazione di base nella popolazione è dimostrato aumentare il rischio di cancro, come affermato dal responsabile Lavori Pubblici e Innovazione
Energetiche di Fratelli d’Italia del coordinamento cittadino Ing. Francesco Di Tinco”.
“Inoltre, durante le piogge, le particelle sospese vengono catturate dalle gocce di acqua che, penetrando il suolo, arrivano alla falda acquifera ed entrano nella catena alimentare. Le aziende agricole ginosine avrebbero la certezza di perdere tutti i loro marchi di qualità faticosamente conquistati con conseguente esclusione dai mercati, soprattutto esteri, e le immagini turistiche di Ginosa e Marina di Ginosa verrebbero deturpate irrimediabilmente. La perdita di posti di lavoro in questi due settori supererebbe di molto quelle delle assunzioni nell’inceneritore, che si può stimare in poche decine di unità. Diversi studi hanno dimostrato che, in presenza di questi impianti, esiste un bioaccumulo di inquinanti (accumulo di sostanze tossiche all’interno del corpo umano) dagli effetti nefasti ”. “La tecnologia di cui sono costituiti, continua l’ing. Francesco Di Tinco, per quanto avanzata, non è in grado di eliminare
i rischi connessi a questo tipo di attività. A tutto ciò si aggiunge il fatto che, per la potenza che si vorrebbe installare, è impossibile che i rifiuti possano essere solo quelli locali: si parla di una potenza di 50 MW termici. “Per fare un confronto, questo inceneritore sarebbe paragonabile a quello di Bolzano, il quale serve tutto l’Alto Adige (116 comuni), per un bacino di utenza che supera i 500 mila
abitanti ”.
Da dove arriverebbero i rifiuti per alimentare l’inceneritore di Ginosa? Quale impatto avrebbero sul traffico extraurbano e sull’ambiente le decine di camion che quotidianamente raggiungerebbero l’inceneritore posto nella piana di Girifalco? Non ai posteri ma agli odierni residenti, l’ardua sentenza. Tale contrarietà espressa dall’intero Coordinamento Cittadino, si manifesta anche verso l’impianto Aseco e la sua trasformazione in NEWCO nel silenzio assordante dei rappresentanti politici che siedono in maggioranza alla Regione Puglia.
Il Coordinamento Cittadino FDI