Ginosa: "I.C. “Deledda -Bosco”: "Storie e racconti della Ginosa antica. La ricerca storica continua…" Just tv

15/03/2022

Il giorno lunedì 7 Marzo 2022 noi alunni delle classi 2A-2B-2C dell’I.C “Deledda-Bosco”, abbiamo fatto un’ uscita didattica presso il Cimitero del nostro Comune. Le prof.sse Antezza Emanuela, Mele Damiana, Mary Zicari ci hanno parlato dell’Editto di Saint Cloud, nome ufficiale “Décret impérial sur les sépultures”, che fu emanato da Napoleone Bonaparte il 12 giugno 1804.  Prima della edificazione dei cimiteri comunali, i defunti venivano seppelliti nei pressi delle proprie abitazioni. Successivamente furono costruite le fosse comuni per gli indigenti,  mentre le spoglie dei defunti più ricchi venivano poste all’interno delle chiese più importanti, sotto il pavimento.  Di ciò abbiamo testimonianza nella Chiesa Matrice, dove sono visibili le tombe, sotto la lastra di vetro.  La decisione di costruire aree cimiteriali fu di natura igienico-sanitaria, al fine di evitare la diffusione di malattie infettive e di  sgradevoli odori.

L’Editto stabilì pertanto che le tombe fossero poste in luoghi arieggiati e soleggiati, al di fuori delle mura cittadine. 

Il nostro cimitero, sopra l’arco monumentale dell’ ingresso, riporta la data di costruzione in caratteri romani A.D. MDCCCXLII (1842). Oltrepassando l’arco, a destra, c’è la piccola Chiesa storica cimiteriale, mentre le cappelle gentilizie, alcune risalenti proprio all’Ottocento, sono collocate lungo i due lati dello stesso arco, unici corpi edili, e proprio qui si colloca la cappella della famiglia Miani,  La costruzione dei tabernacoli, alcuni anche affrescati, era privilegio solo delle famiglie nobili, per la gente comune c'era semplicemente l'ossario.  Le condoglianze o il cosiddetto “saluto” si svolgevano sotto l’arco monumentale.

All’interno del Cimitero abbiamo cercato di individuare e osservare le tombe monumentali dei soldati caduti in guerra, coloro che hanno dato la loro vita per la Patria. Interessanti gli epitaffi, su cui sono riportati pensieri, frasi, e anche le località in cui hanno combattuto o sono stati dispersi. 

Abbiamo ritrovato anche stele commemorative, con i nomi di famiglie aristocratiche, di benefattori, di uomini e donne che hanno svolto ruoli sociali nella nostra Ginosa: Strada, Costanza, Perrone,  ed altri.

A mio parere, fare questo tipo di attività è molto importante e formativo, perché
dimostra che la scuola è in grado di farci conoscere le nostre origini, il nostro
passato, e ciò è fondamentale perché se nella vita  non si guarda al passato, non si può costruire il futuro. Per me la storia, in particolare quella del nostro paese, è l'unica certezza prossimale che abbiamo, per dare testimonianza alle future generazioni.


Susanna Colapinto 2^C