Qualche giorno fa, le guardie zoofile di FareAmbiente su segnalazione di alcuni cittadini, hanno salvato un cane che era stato abbandonato sulla spiaggia di Marina di Ginosa. Il cane fu ritrovato denutrito e in grave stress emotivo, piangeva e rifiutava il cibo. Proprio per la gravità delle sue condizioni, il cane grazie all’Associazione Dogs’Angels, fu condotto a Taranto presso un’educatrice cinofila.
«Purtroppo, come fa rilevare Marco Ielli responsabile del distaccamento di Ginosa «i dati sull’abbandono degli animali soprattutto a Ginosa, sono catastrofici, nell’ultimo mese abbiamo recuperato 30 cuccioli abbandonati nella maniera più disperata, siamo in emergenza. L’attività delle Associazioni come le Dogs’Angels e ANPA sono fondamentali per la gestione di queste situazioni che altrimenti sarebbero completamente fuori controllo. Nell’ottica dell’attuazione di una politica di contrasto al randagismo, sottolinea- stiamo preparando con il Comune, un piano per un controllo serrato sul territorio per quanto riguarda la microchippatura dei cani, stiamo attivamente cercando di affrontare questo problema, abbiamo la necessità che i cittadini collaborino di più, anche con segnalazioni verso questi personaggi che compiono questi atti spregevoli. Gran parte degli abbandoni riguarda cani di grossa taglia provenienti dalle numerose aziende agricole del territorio, proprio in questa occasione vorrei ricordare che per i cani di masseria è prevista la sterilizzazione gratuita presso l’ASL, basta farne richiesta; basterebbe questo per ridurre il fenomeno del 80%». Altro problema molto sentito dai cittadini è la continua presenza di deiezioni canine sui marciapiedi (soprattutto delle scuole). Si ricorda che è obbligatoria la raccolta delle deiezioni ed è obbligatorio portare assieme al cane le idonee attrezzatura per la pulizia; l’inosservanza di tale norma è punita con una sanzione da 100 a 300€. A tal fine stiamo provvedendo al posizionamento di fototrappole nei luoghi maggiormente interessati dal problema.
In ultimo è bene ricordare che gli animali possono essere venduti soltanto previa apposizione del microchip, profilassi vaccinale e certificazione di buona salute attestante che il soggetto è esente da malattie infettive trasmissibili a uomini e animali, rilasciata da medici veterinari liberi professionisti, la mancanza di queste condizioni può costare molto cara, sino a 3.000€. L’abbandono di animali è punito con l’arresto fino ad un anno e con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.