Il 25 ottobre 2023, la condanna a sei mesi per atti persecutori inflitta all’ex preside dell’Ist. Sforza di Ginosa Agrusta, a seguito di appello proposto dagli avvocati Raffaele Errico e Francesco Paolo Garzone, è stata cancellata perché il fatto non sussiste.
Facciamo un passo indietro in un lungo cammino iniziato nel lontano 2018, quando una docente denunciò l'ex dirigente scolastico Domenico Elio Agrusta, incolpandolo di lesioni, violenza carnale e maltrattamenti verbali e fisici.
Una brutta situazione che coinvolse non solo loro, ma anche alunni, docenti e personale Ata, costretti in quei giorni a vivere un’atmosfera certamente non piacevole.
Il giudice del primo grado già aveva scagionato il Preside per “insussistenza del fatto” dalle accuse di lesioni e violenza sessuale, condannandolo tuttavia, a sei mesi di reclusione, con pena sospesa, per l’accusa di atti persecutori.
Un verdetto, quello di primo grado, impugnato abilmente dagli avvocati di Agrusta e giunto all’attenzione della Corte d’Appello il 25 ottobre 2023.
Il collegio giudicante dopo aver ascoltato i legali e grazie anche all’apporto del nostro servizio video giornalistico, ha escluso la responsabilità dell’ex preside Agrusta dall’accusa di atti persecutori con la sentenza di assoluzione per l’insussistenza anche di detto reato, condannando la docente denunciante alle spese processuali del secondo grado di giudizio.
M.C.O.