«Occorre un’immediata e tombale sanatoria delle ‘cartelle pazze’ emesse dai Consorzi di Bonifica commissariati. Oltre il danno di non avere alcun servizio, agli agricoltori viene recapitata anche la beffa che certifica la volontà di spremerli come limoni. Nei giorni scorsi, è stato adottato il piano di riparto per l’emissione dei ruoli di contribuenza art 630 per gli anni 2019 2020 e 2021, questo significa che i Consorzi si preparano a emettere nuove cartelle. In questi giorni, inoltre, stanno arrivando i solleciti degli avvisi relativi all'anno 2018 e alle precedenti annualità. È una follia. Si fermino e non procedano oltre».
Attraverso una nota CIA Agricoltori Italiani Puglia interviene in modo chiaro e netto su una questione che ormai si trascina davvero da troppo tempo.
«Lo abbiamo detto, lo ribadiamo: serve una riforma e una complessiva riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica, occorre che tornino a funzionare e a dare servizi veri agli agricoltori. Prima che questo avvenga, chi gestisce quelle strutture in mondo totalmente avulso dai problemi dell’agricoltura deve capire che gli imprenditori agricoli non ne possono più».
«La Puglia sta pagando un prezzo altissimo per la situazione assurda in cui versano i Consorzi di Bonifica”, si legge ancora nella nota dell’organizzazione sindacale degli agricoltori. “Ci sono questioni di fondamentale importanza, come la difesa e la manutenzione del territorio e il problema enorme della siccità, su cui i nostri territori sono costretti a subire le conseguenze di ritardi e inoperatività».
«Una svolta è necessaria, perché dalla risoluzione del problema idrico-irriguo dipende la sopravvivenza stessa del comparto agricolo in Puglia».
La questione dei Consorzi commissariati, e le problematiche annesse che riguardano la difesa idrogeologica del territorio e la crisi idrico-irrigua accentuata dalla siccità, è parte integrante del documento di mobilitazione su cui CIA Agricoltori Italiani Puglia si è confrontata con Prefetti, presidenti di provincia, ANCI, Consiglio e Giunta della Regione Puglia, parlamentari. Un documento articolato e strutturato, con richieste e proposte precise, per affrontare operativamente le questioni da cui dipendono la sopravvivenza e il rilancio di migliaia di aziende agricole.
«Si fa finta di non capire – ha denunciato CIA Puglia – E invece occorre che tutti capiscano una cosa: l’agricoltura e gli agricoltori non ne possono più, sono allo stremo; migliaia di aziende agricole rischiano di chiudere ora o tra qualche mese soffocate dai debiti; milioni di giornate lavorative sono a rischio di essere cancellate. La crisi che stiamo affrontando e gli effetti che già si stanno dispiegando, senza interventi, rappresentano l’innesco di una bomba sociale ed economica devastante, dovuta a un immobilismo da parte delle istituzioni a qualunque livello, i cui rappresentanti sono chiamati alla responsabilità e a dare risposte immediate a un comparto ormai alla canna del gas. In caso contrario sono pregati di trarne le dovute conseguenze».