Il porno dei Due Mari. Protagoniste 4 coppie tarantine nel film dello scandalo

Nel cast del dvd a luci rosse otto attori amatoriali. Sul set insegnanti, casalinghe e ristoratori Tarantini

15/10/2014

Video girati in casa, con attori improvvisati e soprattutto a costi bassissimi.

E’ questa la nuova frontiera del porno che fa proseliti anche in riva ai due mari. Nei prossimi giorni, infatti, nelle edicole del capoluogo
e della provincia, sarà disponibile il dvd “I caldi vizi delle signore tarantine”. Nel film sarà possibile vedere all’opera quattro coppie
(tre tarantine ed una originaria di Martina Franca).

Inevitabile la caccia agli attori che hanno girato il film dello scandalo. «Abbiamo finito di girarlo una ventina di giorni fa - spiega Giuliano Carli, responsabile di produzione de “Il Triangolo Rosso” - si tratta di un video amatoriale. Infatti, gli attori sono stati, per così dire, reclutati nel mondo degli scambisti. Il film sarà distribuito nelle edicole di Taranto e provincia tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima al costo di 16,90 euro. Successivamente sarà distribuito anche in Puglia e poi in tutta Italia».

Al responsabile della casa di produzione genovese abbiamo anche chiesto di fugare ogni dubbio circa la veridicità del video. «Posso
assicurare che si tratta di coppie tarantine. Una circostanza confermata anche dall’accento che “tradisce” le loro origini».

L’intera pellicola è costata circa 5mila euro. Gli attori non essendo professionisti, si sono accontentati di «poche centinaia di euro». In
effetti chi decide di cimentarsi in filmini amatoriali lo fa più che altro per esibizionismo. Anche per questo «tre di queste coppie indossano
una mascherina; l’altra, più disinibita, ha preferito “recitare” a volto scoperto».

Come detto, in città, così come in valle d’Itria, è partita la caccia agli attori del film a luci rosse. Nel cast una insegnante, un impiegato,
una casalinga, un operaio, una coppia di ristoratori ed una di impiegati pubblici. La loro età varia tra i 30 ed i 40 anni.

Fonte: http://www.tarantobuonasera.it/taranto-news/cronaca/331805/news.aspx