Bombe cadono come pioggia sulla striscia di Gaza ormai da oltre un mese. Razzi colpiscono ospedali, scuole, radono al suolo intere città, uccidono persone, causano gravissime ferite e mutilazioni, spezzano vite, sogni, speranze. A Gaza sta finendo tutto, compresa la speranza: non c’è più cibo, non c’è più acqua, non ci sono elettricità, carburante, medicine. Migliaia di bambini, donne, uomini, anziani si sono messi, disperatamente e per l'ennesima volta, in cammino, abbandonando le proprie case - o ciò che ne resta - per tentare di fuggire a piedi, con mezzi di fortuna, con la sola forza dei loro corpi ormai distrutti da settimane di inferno. Neppure scappare è garanzia di salvezza: anche le vie di fuga dichiarate “sicure” sono state bombardate.
Ciò che sta accadendo a Gaza non ha paragoni nella storia contemporanea. Questa non può essere considerata né una guerra contro un gruppo terroristico né tantomeno una “giusta” risposta militare al brutale attacco di Hamas del 7 ottobre, che pure condanniamo fermamente. Ciò a cui il mondo sta assistendo inerme è il genocidio di un popolo: quello palestinese. Questo è lo scenario in cui Cara si sente in dovere di erigere il “Comitato per la Pace e la liberazione della Palestina” lanciando due importanti iniziative di informazione e sensibilizzazione:
● Domenica 19 novembre, ore 10.00 in piazza Vittorio Emanuele, Laterza. Presidio per la fine della guerra in Palestina;
● Venerdi 24 novembre, ore 19.00 in Sala Cavallerizza (c/o Palazzo Marchesale), Laterza. Incontro pubblico che vedrà gli interventi di:
- Taysir Hasan, rappresentante palestinese Puglia-Basilicata;
- Francesco Sansolino, Amnesty International Taranto;
- Paky D’Auria, attivista;
- Barbara Archetti, Presidente Vento di Terra Onlus.
Durante gli appuntamenti saranno raccolti fondi a sostegno di Medici Senza Frontiere, operativa in Palestina.
Il Comitato:
Condanna l'efferato attacco di Hamas che, lo scorso 7 ottobre ha ucciso civili israeliani e sequestrato centinaia di persone e chiede il rilascio degli ostaggi. Chiede l’immediato cessate il fuoco da parte dell’esercito israeliano, il rispetto del diritto internazionale umanitario, la fine della catastrofe umanitaria. Chiede all'Italia, all'Europa e all'ONU, l'immediata ripresa delle relazioni internazionali affinché si riconosca finalmente lo Stato di Palestina e si liberino i territori palestinesi illegalmente occupati dallo Stato di Israele. La violenza con cui si sta consumando il massacro del popolo palestinese entra con forza in ognuna delle nostre vite e noi non vogliamo restare indifferenti o astenerci dal prendere una posizione come ha fatto il Governo italiano, non votando la Risoluzione ONU che chiedeva l'immediato cessate il fuoco a Gaza, sostenendo, di fatto, il più grande genocidio della storia contemporanea.
Chiediamo ai cittadini e alle cittadine, le associazioni, i commercianti e le istituzioni del territorio di aderire al Comitato per la pace e la liberazione della Palestina attraverso la raccolta fondi a sostegno delle ONG che ancora e per fortuna sostengono le vittime di Gaza, raccolta di farmaci e prodotti per l'infanzia. Vi chiediamo ancora e ancora di Restare Umani e di unirvi a noi e a tutti quei luoghi, fisici e virtuali, che mantengono alta l'attenzione sulla palestina e sul popolo palestinese. Non resteremo in silenzio, non ci volteremo dall'altra parte.