Nel comune di Laterza si riscontrano problemi per quanto riguarda la ricezione del segnale televisivo RAI, molte volte i cittadini, non sanno a chi rivolgersi. Oltretutto si chiedono anche a cosa serva pagare il canone Rai se poi le immagini che dovrebbero apparire nitide sullo schermo del televisore, risultano invece disturbate o, addirittura, assenti, a questo problema e a renderlo pubblico è stato l'avvocato Marcello Lasalvia:
“Nel nostro comune perdurano da mesi, sarebbe meglio dire da circa un anno, problemi di visibilità dei canali RAI (compresi quelli tematici come Raisport) legati al segnale evidentemente scadente piuttosto che alla tecnologia utilizzata (considerato che i canali Mediaset sono regolarmente fruibili cioè visibili a qualsiasi ora del giorno e della notte, peraltro senza aggravio di costi abbonamento).
La situazione è ormai insostenibile - spiega l’Avv. Lasalvia - al limite dell'esasperazione quotidiana, nonostante la pazienza avuta fino ad oggi dai contribuenti-utenti laertini, nulla cambia, anzi più passano i giorni (correggo mesi) e più la situazione peggiora nell'indifferenza totale della TV di Stato.
Anche gli antennisti spesso sono impossibilitati ad ovviare ad un problema che non conosce soluzione, né risposte (nonostante il ricorso a nuovi apparecchi decoder, aggiornamenti, filtri, alimentatori).
Sarebbe opportuno che amministrazione comunale e il Sindaco si attivino per avere risposte dalla RAI.
Oltre alla beffa di non vedere (o vedere male e con continue interruzioni RAI 1, 2, 3 etc. a prescindere dalle condizioni climatiche) anche il danno al portafoglio considerato che l'azienda attinge regolarmente e interamente il canone dalle nostre bollette mentre al contrario eroga un servizio scadente, nella migliore delle ipotesi, o inesistente.
Da giovedì darò inizio, con la mia associazione Consumatori, alla raccolta firme degli utenti-abbonati per denunciare la problematica e nel contempo chiedere quantomeno un rimborso del canone versato (anche parziale al 50 % dei 90,00 € annui), essendo manifestamente ingiusto e indebito pagare un canone (peraltro obbligatoriamente) senza ottenere un servizio, pronto a promuovere, nel caso di mancato riscontro, una class action contro la nostra beneamata (ora dai laertini un pò meno) azienda di Stato.
Per sottoscrivere la petizione, con relativa richiesta di rimborso del canone, gli interessati (titolari dell'abbonamento come risultante dalla fattura di energia elettrica) possono recarsi in Via Fontana 16 nelle ore pomeridiane (dalle 18 alle 19) o contattarmi, per maggiori informazioni, all'indirizzo e mail lasalvia.avv@gmail.com
M.C.O.