Riapre al culto il 30 aprile prossimo alle 19.00 dopo circa otto mesi di chiusura per lavori di consolidamento e di restauro conservativo il Santuario Diocesano di Maria SS.ma Mater Domini a Laterza.
All’evento - atteso con trepidazione dalla comunità laertina - saranno presenti il Cardinale Ennio Antonelli, Arcivescovo emerito di Firenze, il Vescovo della Diocesi di Castellaneta, S.E.R. Mons. Claudio Maniago, le autorità civili e militari, i rappresentanti delle varie istituzioni coinvolte a diverso titolo nell’opera.
L’edificio, costruito accanto alla chiesa ipogea di S. Domenica Ciriaca nel corso della prima metà del sec. XVIII ed inaugurato nel 1755, è stato ed è meta di pellegrinaggi provenienti non solo dalla Puglia. All’interno si custodisce, fra le tante opere d’arte, l’immagine lignea di fattura napoletana della Beata Vergine Maria, venerata quale patrona della città fin dal 1727 con il titolo di “Mater Domini”.
In particolare, i lavori hanno riguardato il miglioramento statico della fabbrica con un sistema di tiranti longitudinali e trasversali opportunamente dimensionati e calcolati. L’intervento ha riguardato, inoltre, la revisione delle coperture e la regimentazione delle acque meteoriche, la pulitura e scialbatura delle superfici esterne ed il restauro dell’apparato decorativo interno, oltre che l’adeguamento degli impianti tecnologici.
I lavori sono stati possibili con il sostanziale contributo dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana (8Xmille), oltre che per la grande generosità dei fedeli laertini che non fanno mai mancare al Santuario il segno concreto della fortissima devozione verso la Patrona del popolo, anche quest’anno onorata con la festa patronale di maggio, che potrà così svolgersi come da tradizione.
L’impegno profuso dal Rettore del Santuario, don Domenico Giacovelli, e dall’Amministrazione Mater Domini presieduta da Giovanni D’Aprile, ha trovato il pieno riscontro dei Tecnici progettisti e Direttori dei lavori, nonché delle maestranze e di quanti hanno offerto il loro apporto per la piena realizzazione dell’intervento.
In occasione della riapertura del Santuario è stato anche predisposto un annullo filatelico.