L’antica sentenza greca “conosci te stesso” è alla base del focus interno che porta alla consapevolezza, primo passo necessario per una piena realizzazione di sé.
Corriamo e ci affanniamo, come criceti in una ruota, senza sapere perché e dove siamo diretti? Avanzare nella vita in balia dei dadi o di scenari esterni, come un grande gioco dell’oca, penso che non sia nei nostri piani. Ma ci proiettiamo ugualmente in una vita che non è la nostra, giustificandoci, poiché troppo presi da altro e facendo finta di non avere passioni, talenti, forti motivazioni, delegando agli altri (genitori, insegnanti, amici, partner, capi, politici, società…) le redini della nostra vita. Perché?
Forse sarebbe il caso di approfondire il discorso sulla consapevolezza, attraverso l’utilizzo dei livelli logici di Robert Dilts – il padre della PNL sistemica (Programmazione Neuro Linguistica) – che chiama di cambiamento. Ogni essere umano è costituito da una struttura mentale gerarchica composta di più livelli. Vediamo quali.
Ambiente. Il nostro habitat: la città, il quartiere, l’azienda per cui lavoriamo, i colleghi, la scuola, gli amici ecc., esso può essere più o meno favorevole al raggiungimento degli obiettivi prefissati, influenzandoli. Comunque, è importante sapere che l’ambiente ha la sua parte di responsabilità e altrettanta ne ha ognuno di noi.
Comportamenti. I comportamenti sono l’unica cosa che gli altri vedono di noi. Possiamo giustificare, descrivere, attribuire significati diversi a ciò che facciamo, ma è quel fare stesso che arriva immediatamente agli altri. Le azioni che produciamo, ripetute nel tempo o sporadiche, così quelle che non facciamo, determinano i nostri risultati. C’è da dire che, modificare un comportamento per acquisire una nuova abitudine, non basta ripeterla trenta volte, bisogna piuttosto lavorare su se stessi e comprenderne i motivi per cui si desidera modificarla.
Capacità. Acquisire nuove capacità permette di migliorare i nostri risultati e ampliare il ventaglio di risorse su cui fare affidamento, nella sfera professionale e personale. Importante può essere la capacità di gestire al meglio gli stati d’animo, o quella di imparare a focalizzare i propri pensieri nella direzione più funzionale agli obiettivi fissati.
Convinzioni e Credenze. Le convinzioni possono essere il nostro più potente alleato o l’ostacolo più grande per il raggiungimento di ogni obiettivo, nonché della felicità. Se siamo convinti che i corsi di formazione siano uno strumento funzionale al nostro miglioramento, perché sperimentato sulla nostra pelle, possiamo confrontarci con persone che affermeranno con altrettanta convinzione che sono una perdita di tempo… ma la nostra idea non cambierà. Ovviamente l’essere convinti di qualcosa non ci impedisce di ascoltare convinzioni differenti dalle nostre.
Valori. I Valori rappresentano la nostra bussola. Che cos’è veramente importante per noi? Rispondendo a questa domanda scopriremo molto di noi stessi. Ogni decisione che prendiamo è la conseguenza di convinzioni e valori: salute, famiglia rispetto, crescita, consapevolezza, sincerità, trasparenza, divertimento, successo ecc. I valori nascono da ciò che abbiamo osservato fare a genitori, amici e modelli vari. È dall’agire di quegli adulti, identificati come punti di riferimento, che impariamo l’importanza o meno di concetti, idee e principi.
“La cosa più importante nella vita è sapere cosa è importante”. Per capire appieno questa frase, faremo un esempio attraverso una domanda: “Rubereste un’automobile che non vi appartiene, se foste certi di farla franca?” No! Diamo per scontato che voi non lo fareste, perchè rubare contrasta con il vostro valore di integrità e giustizia. E se invece la domanda fosse: “Rubereste un’automobile che non vi appartiene, qualora avessero appena rapito vostro figlio e voi non aveste altro mezzo a disposizione per rincorrere i malviventi?”. Probabilmente il valore di integrità e giustizia passerebbe in secondo piano, rispetto al valore amore e famiglia. E nei nostri valori che risiede la motivazione, quella molla che ci fa scattare, quando c’è, e ci riduce all’immobilismo più totale, quando manca.
Identità. La nostra identità prescinde dai valori. È bene porre la giusta distanza tra identità e comportamento. Questo migliora le relazioni tra colleghi, superiori, amici, partner e figli. Il messaggio che passa in questi casi è: “Ti stimo, ti voglio bene, vali come persona, a prescindere, ma in questo caso specifico hai sbagliato ed è importante che tu modifichi questo comportamento”.
Talenti e passioni. Per talenti s’intendono quelle doti naturali con cui nasciamo, mentre le passioni sono ciò che ci piace fare. Entrambi questi aspetti contribuiscono a renderci unici e irripetibili. Da bambini ci viene chiesto “Che cosa vuoi fare da grande?” Da adulti perdiamo il contatto con talenti e passioni, buttando via una delle risorse più importanti che possediamo, il tempo, nascondendoci dietro doveri famigliari o sociali pur di non guardarci allo specchio per chiederci: “Dove sono arrivato, oggi?”, “Sono Felice?”, “Sono veramente me stesso?”… (Forse, non mi conosco abbastanza?).
In buona sostanza, conoscere se stessi, è la condizione fondamentale per un’esistenza degna di essere vissuta.
Giovanni Matera
Per consultare altri miei articoli: