«Scoprire professioni nuove, trovare risposte alla crescente domanda di alternative produttive,
appartenere completamente alla propria terra: è l’agricoltura vista con gli occhi delle nuove
generazioni e dobbiamo andarne fieri».
Il presidente della federazione provinciale Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo, ha salutato così
l’ottimo risultato conseguito dal corso tecnico per “Aspiranti assaggiatori di olio d’oliva”, che
terminerà il prossimo 16 ottobre. Organizzato nella sede del “Consorzio di Tutela del Primitivo di
Manduria Doc e Igt” a Uggiano Montefusco, grazie alla sinergia tra il “Consorzio di tutela e di
valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva della Murgia Tarantina” e la “Ajprol – Società
cooperativa agricola dei produttori olivicoli”, e i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea e
dall’Agea, il corso sta coinvolgendo ben 20 giovani aspiranti assaggiatori in un percorso di
conoscenza che, una volta terminato, rappresenterà un patrimonio per l’intero territorio.
«La voglia di tornare nei campi è sempre più impellente tra le nuove generazioni – ha aggiunto il
presidente Cavallo, che ricopre anche la carica di vicepresidente di Ajprol – e occasioni come
questa permettono di soddisfarla attraverso modalità che solo pochi anni fa non avremmo
immaginato. Lavorare nel settore agricolo, quindi, non è più esclusivamente un atto “fisico”:
bisogna prepararsi, studiare, approfondire, scoprire strade nuove, diversificare».
Attraverso questo corso di 35 ore, che ha trovato il sicuro sostegno di Coldiretti Taranto, 20 ragazzi
stanno acquisendo preziose conoscenze specialistiche. Il programma completo, infatti, ha messo i
partecipanti di fronte a cinque lezioni (5, 6, 7, 8 e, ancora da tenere, 16 ottobre) che hanno come
obiettivo l’ottenimento di un attestato di idoneità fisiologica all'assaggio, utile all’iscrizione nel
competente albo regionale. Direttore del corso è l’agronomo Armando Fonseca, affiancato dalla
coordinatrice Giusy Daversa e dal capo panel Nicola Perrucci.
Tra teoria e pratica, tra analisi sensoriali, tecniche di produzione e estrazione, approfondimenti
normativi, i partecipanti stanno conoscendo un mondo, quello dell’olio d’oliva, che racconta molto
della nostra terra. Un mondo che, purtroppo, deve far fronte a continui attacchi che si chiamano
concorrenza sleale e contraffazione. «Il corso – ha concluso Alfonso Cavallo – servirà anche a far
crescere la coscienza e la conoscenza di questo prodotto. I giovani partecipanti, forse, ancora non
sanno che saranno un baluardo a protezione della qualità del nostro olio d’oliva: saranno loro, con
le loro capacità professionali, a preservare la grande tradizione dell’olivicoltura pugliese».