Domenica sera i Carabinieri di Martina Franca hanno tratto in arresto in flagranza di reato due fratelli di 40 e 38 anni, entrambi con precedenti di polizia e di nazionalità albanese, ritenuti responsabili di tentato omicidio e porto illegale di arma bianca.
Drammatiche le fasi che hanno preceduto la loro cattura.
Sabato pomeriggio era giunta al 112 la segnalazione di un uomo a terra, con evidenti ferite da arma da taglio e una violenta emorragia in atto. Vittima, un 26enne albanese, disoccupato e incensurato.
Il giovane, in gravi condizioni e incapace di fornire alcun dettaglio circa gli aggressori, aveva una profonda ferita lacero contusa sul fianco destro e per questo è stato trasportato presso il locale ospedale e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
Mentre il personale sanitario si occupava del malcapitato, gli investigatori dell’Arma hanno avviato serrate indagini a partire dalle tremende immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza.
Purtroppo, a parte le fasi iniziali dell’aggressione, non vi erano indizi utili a risalire ai responsabili.
In ogni caso, incrociando le scarne testimonianze dei presenti e alcuni dettagli costruttivi relativi a tutti gli autoveicoli presenti al momento dell’aggressione, i carabinieri di Martina Franca sono riusciti tassello dopo tassello a scoprire chi fossero i violenti.
In pochissime ore un imponente dispositivo è stato posto in essere per rintracciare i due fratelli, che ovviamente nel frattempo si erano resi irrintracciabili non solo presso le loro abitazioni, ma anche presso i luoghi abitualmente frequentati.
In ogni caso, le ricerche hanno permesso nella tarda serata di rintracciare prima uno e poi il secondo mentre vagavano senza meta per la città.
I due, al termine delle formalità di rito, sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Taranto. I motivi che li hanno portati a ferire il connazionale, sarebbero riconducibili a ragioni economiche.
Il malcapitato è in prognosi riservata.
Fonte: Quotidiano Italiano