MITILICOLTURA TARANTINA AUMENTO DEI CANONI DEMANIALI MARITTIMI: "IL PREFFETTO INVESTIRA’ LA REGIONE PUGLIA." Just tv

01/03/2022

Una folta rappresentanza di mitilicoltori tarantini ha preso parte stamane alla manifestazione – indetta da Confcommercio Taranto ed Unicoop Taranto - finalizzata a portare alla attenzione delle istituzioni, la problematica inerente il significativo aumento del canone per i titolari di concessioni demaniali marittime - a decorrere dal 1°gennaio 2022 del 7,95%, (come stabilito dal decreto legislativo
n.500 del 14 dicembre 2021), per cui una concessione di 400 euro con il nuovo canone passa a 2700 euro. Una delegazione guidata dai rappresentanti della categoria, Luciano Carriero (Confcommercio Taranto) e Unicoop Taranto (Mario Imperatrice) è stata ricevuta dal
Prefetto, Demetrio Martino. Incontro che si è svolto in un clima di ascolto e di partecipata attenzione da parte del Prefetto che si è impegnato a seguire direttamente la problematica e ad effettuare i necessari passaggi affinché l’assessore alle Produzioni agroalimentari
della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, sia adeguatamente investito della questione ed eventualmente si attivi di conseguenza un percorso di reperimento delle risorse di sostegno da destinare al settore. Come è noto, l’Ordinanza della Giunta regionale (n.532 del settembre 2018), recante ‘Misure sanitarie straordinarie di controllo del rischio diossina e PCB nelle produzioni di mitili di Taranto’, ordina che entro il 28 febbraio di ogni anno sia effettuata la movimentazione del novellame dal I seno del Mar Piccolo.

Pertanto, i mitilicoltori sono obbligati ad effettuare il trasferimento del prodotto nel II seno del Mar Piccolo o in alternativa in Mar Grande. Tale operazione comporta ulteriori investimenti per l’acquisizione e l’allestimento di nuovi specchi acquei. Impegno economico che incide sulla competitività delle imprese locali sul mercato dei mitili. A fronte di ciò Confcommercio Taranto e Unicoop Taranto chiedono misure ad hoc per gli operatori del Mar Piccolo di Taranto che favoriscano la produzione locale della ‘Cozza di Taranto’.