La Polizia di Stato ha scoperto e sequestrato in un’abitazione sita in una contrada di Manduria un ingente quantitativo di sostanza stupefacente ed arrestato un 50enne incensurato del posto. I poliziotti della Squadra Mobile nella zona di Manduria hanno eseguito alcune perquisizioni domiciliari, tra cui un’abitazione che aveva nelle sue pertinenze un ampio piazzale. Grazie al fiuto di Udor, un pastore tedesco dell’unità cinofila della Polizia di Frontiera di Brindisi, i poliziotti sono riusciti a scovare, tra numerosissime bombole
del gas accatastate in quel piazzale, una al cui interno era ben nascosta una notevole quantità di sostanze stupefacenti.
La bombola, priva di gas, era stata tagliata artigianalmente nel fondo, creando un vero e proprio sportello.
Al suo interno i poliziotti hanno recuperato 10 panetti di hashish, per un peso complessivo di circa un chilogrammo, una busta di cellophane contenete marijuana per circa 70 grammi ed in un vasetto due involucri in cellophane di colore bianco contenenti cocaina per circa 90 grammi. Inoltre, sempre nello stesso piazzale, Udor ha prima scovato un’altra busta con 300 grammi circa di marijuana e in un vicino garage un altro involucro di plastica avvolto da nastro da imballaggio con all’interno più di un kilo della stessa sostanza
stupefacente.
All’interno del garage, il personale della Squadra Mobile ha recuperato 220 cartucce di vario calibro detenute illegalmente.
Infine, in un armadio blindato posto nella camera da letto del 50enne, i poliziotti hanno registrato la presenza di 4 pistole, un fucile a pompa e due carabine oltre a circa 2mila cartucce di vario calibro e gli strumenti ed il materiale necessario per il loro confezionamento.
Quanto ritrovato, tutto regolarmente detenuto è stato sottoposto a ritiro preventivo al fine di procedere secondo la normativa vigente in materia di armi.
Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, il 50enne è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva munizionamento ed accompagnato presso la Casa Circondariale di Taranto. Si ribadisce che per l’indagato vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.