Importante operazione antidroga della Polizia di Stato che ha consentito di scoprire una fiorente attività di spaccio ed arrestare un 27enne tarantino ed un giovanissimo poco più che maggiorenne. Da qualche giorno, i Falchi della Squadra Mobile, grazie alla conoscenza del territorio, avevano maturato sospetti circa l’inconsueto movimento di due giovani in via Salinella. I poliziotti, appostati nonostante le difficoltà dovute alla particolare conformazione di quella zona, hanno notato due ragazzi che, a bordo di un’auto di piccola cilindrata, con assidua frequenza si fermavano nei pressi di una rampa di scale che conduce ad alcuni garage sotterranei.
Il passeggero, dopo aver ricevuto una telefonata, usciva dall’abitacolo per imboccare la rampa di scale ed uscirne pochi istanti dopo con alcuni piccoli involucri tra le mani. I Falchi, sospettando che i due potessero nascondere della sostanza stupefacente, hanno
approfittato della loro assenza per appostarsi proprio lungo la rampa di scale in attesa del loro ritorno. Dopo una decina di minuti, i giovani sono ritornati sul posto: il passeggero è sceso dall’auto con circospezione e, senza accorgersi della presenza dei poliziotti, ha sollevato sulla rampa di scale la carcassa di un vecchio televisore per prelevare una busta di carta con all’interno tanti piccoli
involucri termosaldati contenenti della polvere bianca. Immediato l’intervento dei poliziotti che hanno recuperato l’involucro con all’interno oltre un centinaio di dosi di cocaina per un peso di circa 90 grammi.
La successiva perquisizione dei due sospettati ha permesso di recuperare quasi 800 euro in contanti in banconote di piccolo taglio e due cellulari usati nella presunta attività di spaccio, dalla cui analisi è emerso che i due adoperavano con i loro “clienti” frasi in codice indicando “una birra grande” o una “birra piccola” a seconda della quantità di cocaina richiesta. Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, i due giovani sono stati arrestati e posti in regime degli arresti domiciliari. Si ribadisce per gli indagati vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.