Il Consiglio regionale ha approvato con 25 voti e la la non partecipazione al voto del centro destra per protesta contro la mancata estensione delle misure di ristoro previste anche al carbone- il disegno di legge contenente le misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale in ambito energetico.
Tra le misure di compensazione relative agli impianti e infrastrutture di gas vi è la misura del 3 per cento del valore commerciale del volume di gas importato in Italia attraverso l’infrastruttura. Dal valore delle misure di compensazione saranno decurtati i costi d’approvvigionamento sostenuti in favore dei gestori della rete di trasporto locale e da questi ai distributori locali e alle società di vendita, affinchè il corrispettivo sia detratto a titolo di sconto in fatture alle utenze domestiche delle famiglie pugliesi (residenti nei territori interessati dalla presenza delle infrastrutture di proprietà o comunque in uso dei produttori, dei vettori e dei gestori degli impianti e infrastrutture di gas). L’ammontare dello sconto dovrà essere espressamente indicato in ogni fattura. Queste misure si aggiungo alle misure di riequilibrio ambientale e territoriale previste. Le misure di compensazione saranno a carico dei proponenti, dei produttori, dei vettori e dei gestori di impianti e infrastrutture di gas presenti anche in esercizio sul territorio pugliese.
Da una proiezione, che riferisco solo per orientamento - spiega Amati - si potrebbe trattare di 314 milioni di sconti su una spesa complessiva annua delle famiglie pugliesi pari a 870 milioni.
Infatti, le famiglie pugliesi sono 1milione e 500 mila, con una spesa media per famiglia di 576 euro, calcolata su febbraio 2022.
Domani darò ulteriori dettagli. Adesso la parola anche alla collaborazione del Governo nazionale, magari per migliorare il testo e proporci ai cittadini come istituzioni impegnate nella serietà, nella concretezza e nella risposte accordate con i problemi delle persone.”