Olio spacciato come ‘100% italiano’. In realtà una miscela di oli presumibilmente extravergini, provenienti anche da Paesi extra Ue come Siria, Turchia, Marocco e Tunisia. L’olio veniva venduto sia in Italia che all’estero (statunitense e giapponese) con la dicitura 100% italiano, causando quindi un danno enorme al Made in Italy. Con una tecnica innovativa del riconoscimento del Dna dell’olio (analisi molecolare), il Corpo forestale dello Stato, su delega della Dda di Bari, ha scoperto tra Brindisi e Bari una maxifrode su 7mila tonnellate di olio spacciato come ‘100% italiano’. Una maxi truffa per un giro di affari illecito stimato in decine di milioni di euro.Sono state indagate sei persone per frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari. I controlli hanno interessato aziende pugliesi di Fasano, Grumo Appula e Monopoli e un laboratorio di certificazione di Monopoli. Le indagini della Forestale continuano e sono mirate anche ad accertare la effettiva natura dell’olio extracomunitario e la sua genuinità.
Fonte: VideoAndria.com