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SCALERA Consigliere Regionale (LPD): “Parco Terra delle Gravine. Il mondo agricolo e venatorio va tutelato. Si faccia una giusta e attenta riflessione.”

18/02/2025

Nota stampa del Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera (LPD)

 “Il Consorzio Parco Terra delle Gravine non può nascere non considerando le richieste che arrivano dal mondo agricolo e da quello venatorio. Ho chiesto durante i lavori dell’audizione che si è tenuta quest’oggi – ha dichiarato il Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera – che l’incontro previsto per domani venga rinviato ad altra data, per consentire di ascoltare le istanze che oggi sono emerse dagli interventi delle organizzazioni di categoria del mondo agricolo, dal Presidente dell’ATC Taranto e condivise dalle associazioni venatorie.

 Solo 6 comuni su 14 hanno aderito al Consorzio. Una ragione ci sarà. Se da 20 anni non si è mai fatto nulla certamente le responsabilità non sono ascrivibili al sottoscritto che ha riportato all’attenzione il problema dopo tanti anni di assoluto silenzio, né alla parte politica che rappresento, ma bensì a chi in tutti questi lunghi anni ha governato la Regione Puglia.

 Gestire 28 mila ettari di Parco non è cosa semplice. Vanno gestiti mettendo al centro il mondo agricolo, motore trainante della nostra economia. Sono gli agricoltori, quelli che quotidianamente vivono il Parco e che convivono con le attuali criticità.

 Sino ad ora il percorso che ha visto nascere il “Parco Terra delle Gravine”, non ha mai coinvolto né gli agricoltori, né le associazioni venatorie.  Il Parco Terra delle Gravine in questi lunghi 20 anni non è servito a salvaguardare e valorizzare i beni storici-architettonici, il patrimonio antropologico, le attività produttive, a tutelare le gravine e la qualità delle loro acque e a promuovere tutte quelle attività di ricerca, formazione scientifica e ricreative. Invece ha comportato gravi problemi. La mancata tabellazione ha esposto il mondo venatorio a diverse sanzioni, ance di carattere penale da parte degli organi di vigilanza, perché, a loro insaputa, alcuni malcapitati cacciatori sono stati colti nell’area del parco.

Il problema legato alla sottrazione di una parte importante di territorio boschivo vocato alla caccia e quello della crescente proliferazione in queste aree di lupi e cinghiali.

 Tutti siamo d’accordo sulla realizzazione del Consorzio Parco Terra delle Gravine – ha concluso Scalera - ma prima far nascere qualcosa che non vada negli interessi di tutti gli attori interessati è opportuno provvedere alla riperimetrazione del parco con confini certi e tabellazione visibile.

 Sono state queste le ragioni che mi hanno spinto a chiedere all’assessore regionale all’ambiente di rinviare l’incontro previsto per la giornata di domani per poter andare incontro alle richieste del mondo agricolo e venatorio. Solo in questo modo sono convinto che il futuro consorzio potrà nascere e lavorare nella giusta direzione.”