Nota stampa Antonio Paolo SCALERA consigliere regionale (La Puglia Domani) vice presidente V Commissione.
“Lo scorso mese di marzo, la Prof.ssa Maria Chironna, Responsabile del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare al Policlinico di Bari, attraverso un’intervista apparsa sulla stampa affrontava la questione, nella nostra regione, dei virus trasmessi dalle zanzare. Un tema che la stessa docente aveva affrontato in tempi non sospetti, già quando si parlava di influenza da Covid.
Lo scorso anno in Italia ci sono stati centinaia di casi di arbovirosi, si sono anche verificati anche quelli di dengue (malattia ormai presente anche nel nostro Paese) e focolai epidemici di chikungunya in regioni come Emilia Romagna, Lazio e Calabria. Quest’anno si potrebbero nuovamente osservare casi “autoctoni” di malattie da Arbovirus, cioè di virus trasmessi da artropodi, da vettori animali, principalmente zanzare. Sono in aumento casi di queste malattie da importazione a causa di viaggi sempre più frequenti in aree endemiche.
La Puglia” – ha proseguito il Vice Presidente della V Commissione della Regione Puglia, il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani) è considerata prima regione a basso rischio di febbre del Nilo anche se lo scorso anno sono stati registrati 6 casi di encefaliti e sono stati intercettati anche due donatori viremici grazie ai controlli sistematici introdotti sulle donazioni di sangue. La correlazione tra le temperature e aumento di casi di arbovirosi, inclusi quelli autoctoni, è principalmente dovuta al fatto che i vettori di queste malattie, come le zanzare, prosperano in condizioni di calore e umidità. Le temperature più elevate possono accelerare il ciclo di vita delle zanzare.
La tropicalizzazione del clima che sta interessando il nostro Paese può espandere l’habitat delle zanzare, portando ad un aumento del rischio di trasmissione di arbovirus. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale è attento alla sorveglianza e alla gestione delle arbovirosi, al fine di proteggere la salute pubblica e che da anni esiste un piano nazionale di contrasto con azioni di disinfestazione previste per evitare una escalation del fenomeno. Anche la Regione Puglia si è dotata di un piano di prevenzione che prevede il monitoraggio di tutti i fenomeni legati ai vettori, quindi all’arbovirosi.
Si è proceduto anche all’acquisto di 2000 vaccini per la Dengue soprattutto da offrire ai viaggiatori. Esiste un piano di comunicazione messo addirittura in atto durante i lavori dell’ultimo G7 e pubblicato sul sito di Puglia Salute anche in lingua inglese ed inviato a tutte le autorità territoriali quali : Prefetture, Province, Comuni, ASL e agli IZS (Istituti Zooprofilattici sperimentali).”