Il nuovo ospedale di Taranto, com’è noto, sarà il più grande del Mezzogiorno “a corpo unico”. Avrà una superficie coperta di circa 40.000 mq e potrà contare su oltre 700 posti letto, più di 2000 posti auto e un eliporto. Sono circa 120.000 i mq di superficie da adibire a servizi sanitari. L’avanzamento dei lavori è attualmente all’86%. L’ultimo finanziamento pubblico arrivato ha dato, da poco, il via alle prime gare per la fornitura delle attrezzature sanitarie.
“L’ospedale è stato progettato e costruito con criteri molto moderni e antisismici - spiega l’ing. Davide Mancarella,
consigliere dell’Ordine, tra i responsabili scientifici dell’evento formativo dedicato all’opera - Abbiamo visionato, tra le altre cose, il vano interrato. Ogni pilastro dell’ospedale, i corpi scala e gli ascensori sono poggiati su isolatori sismici. Anche per gli impianti sono stati introdotti giunti e disconnessioni che ne impediscono l’interruzione del servizio in caso di sisma (impianti
antincendio, gas medicali, ecc…). In termini di estensione, l’ospedale San Cataldo è una delle più grandi strutture
sismicamente isolate al mondo”.
La costruzione dell’ospedale procede parallelamente all’aggiornamento di un BIM (Building Information Modelling), ossia un modello virtuale tridimensionale dell’edificio che contiene tutti i metadati sulla costruzione, sulle caratteristiche strutturali, architettoniche, materiche, oltre che sulla funzionalità e gestione della articolatissima impiantistica dell’edificio.
Il BIM, unitamente ad un’avanzatissima centrale di controllo, raggiunta da un evoluto sistema SCADA ("Supervisory Control And Data Acquisition”) consentirà di monitorare tutti i parametri funzionali dell’infrastruttura e tutti i lavori manutentivi necessari, programmati e svolti. I corsisti hanno potuto verificare, inoltre, la viabilità esterna dell’ospedale predisposta per consentire un facile accesso all’edificio per pedoni, automobili e soprattutto mezzi di soccorso che godranno di un percorso separato e dunque
rapido.
L’Asl ha inoltre individuato l’area più idonea e più vicina all’ingresso dell’ospedale per l’auspicata fermata della BRT cittadina (Bus Rapid Transit).