Nella giornata di ieri, i Falchi della Squadra Mobile, unitamente a personale della Polizia Scientifica, del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce e delle Unità Cinofile della Polizia di Frontiera di Brindisi, hanno eseguito una maxi operazione nella Città Vecchia
finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio tarantino e ad un più generalizzato controllo di polizia giudiziaria.
Numerosi i controlli domiciliari nei confronti di persone soggette a misure di polizia nonché perquisizioni finalizzate alla ricerca di sostanze stupefacenti. Proprio nel corso di questi controlli, grazie all’insostiuibile “fiuto” di Udor e Back, i nostri pastori tedeschi delle Unità Cinofile, sono state trovate ingenti quantità di hashish e cocaina in casa di due soggetti già noti alle Forze dell’ordine, poi arrestati. Più in particolare, nell’abitazione della donna è stato rinvenuto, all’interno di una scopa elettrica, quasi un chilo di hashish, già suddiviso in panetti nonché un coltello a serramanico ed un bilancino elettronico di precisione, ancora intrisi della sostanza
stupefacente, nonché la somma di denaro di quasi 4mila euro, presunto provento dell’attività di spaccio, nascosta in un portagioie riposto all’interno della camera da letto.
La perquisizione si è estesa anche presso un’abitazione del medesimo edificio riferita ad un giovane il quale, alla vista del controllo domiciliare presso la casa della zia (come poi accertato), ha lanciato dalla finestra della cucina nel cortile interno un borsello di colore
chiaro. Tale azione, però, non è passata inosservata ad uno degli equipaggi presenti sul posto che ha recuperato il borsello, all’interno del quale sono stati rinvenuti: 16 dosi di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo cocaina del peso di 7 grammi circa, 1 involucro
contenente 5 grammi di granuli di sostanza stupefacente verosimilmente cocaina, la somma di 240 euro, probabile provento di spaccio, un bilancino elettronico di precisione e 26 ritagli circolari in cellophane normalmente utilizzati per il confezionamento stupefacente, simili a quelli utilizzate per le dosi già preparate.
All’interno di una cassaforte, i poliziotti hanno trovato quasi 3mila euro, denaro ritenuto provento della presunta attività illecita posta in essere dal 22enne. Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e, trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente per la convalida, zia e nipote sono stati arrestati perché presunti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La donna, incensurata, è stata posta agli arresti domiciliari, mentre il 22enne è stato condotto presso la Casa Circondariale di Taranto.