C’è anche il capoluogo jonico tra le città in cui venivano piazzati i cuccioli di cane che venivano narcotizzati per affrontare il viaggio dall’Est Europa.
Una masseria di Ceglie Messapica era la base logistica per un traffico di cuccioli che provenivano direttamente dall’Europa dell’Est o da alcuni centri di smistamento del Napoletano, dal quale si importavano razze pregiate come Cavalier King, West Highland, Spitz Pomer, Akita, Maltese, Samoiedo, Bolognese, Chihuaha, Chow-Chow.
A scoprire l’odioso traffico sono stati gli agenti del Corpo forestale dello Statto i quali sono riusciti a identificare i responsabili di un traffico internazionale e del maltrattamento di animali .
Le indagini dei forestali della Stazione di Ostuni, in Puglia, è scattata dopo numerose denunce da parte di cittadini che, dopo aver acquistato la maggior parte dei cuccioli di cane da annunci su siti internet, vedevano morire il proprio animale per gravi patologie. I cani, prematuramente separati dalle mamme, per poter affrontare i lunghi viaggi dai Paesi di provenienza sarebbero stati narcotizzati .
Dalle indagini del Corpo Forestale è emerso che il commercio illecito interessava principalmente le province di Brindisi, Lecce, Bari e Taranto, ma anche città situate fuori dalla Puglia.
L’organizzazione scoperta dai Forestali vendeva i cuccioli attraverso le inserzioni su internet, il passaparola o con l’aiuto di negozianti compiacenti.
Per nascondere il commercio illegale, la proprietaria della masseria una sessantenne, era ricorsa anche alla gestione di associazioni sportive fittizie con lo scopo di propagandare, promuovere e sviluppare iniziative culturali e ricreative. Avrebbe anche utilizzato passaporti e documentazioni veterinarie false e intestato a ignari cittadini extracomunitari utenze telefoniche indicate sui vari annunci di vendita.
Fonte: Taranto Buona Sera