È una delle parole più ricercate dai giovani su YouTube. Ottiene ogni giorno milioni di visualizzazioni su Spotify. Secondo la classifica internazionale della più celebre piattaforma di streaming musicale i brani TRAP risultano tra i più ascoltati e il trend è in continua crescita
Naturale evoluzione del Rap, la Trap è caratterizzata da aggressive basi elettroniche, uso dell’autotune e suoni di ogni tipo e natura.
Michele Bitetti classe 2000, enigmatico, sperimentatore, è una delle giovani promesse più interessanti della scena Trap italiana: tra la notorietà – anche grazie ai social network – e progetti futuri, l’ho intervistato ed ora vi racconterò di lui e della direzione della sua musica.
Michele all’anagrafe, ma nel mondo della musica è conosciuto come D4ST (Dust) che significa polvere; ha un grande significato questo nome artistico, come ci racconto lui stesso “perché sono partito ‘dalla polvere’ e cercherò di diventare qualcosa di molto più grande con la mia musica”.
Pugliese di nascita, ma trasferitosi a Torino per frequentare informatica all’Università degli Studi.
La vita di provincia gli stava stretta, non gli permetteva di realizzare appieno i suoi sogni; ascoltando artisti come Mostro (pseudonimo di Giorgio Ferrario rapper italiano) si è avvicinato alla musica: “un giorno vorrei abbracciarlo per la forza che mi ha trasmesso, perché riesce con i suoi brani a stabilire un contatto con l’ascoltatore” dichiara Michele.
Andare controcorrente è il suo marchio di fabbrica, troppo facile fare musica in una grande città – dove gli artisti li trovi ad ogni angolo della strada – ci vuole coraggio ad esporsi in una realtà piccola, dove una persona ambiziosa alla fine viene sempre giudicata.
“La musica mi ha permesso di aprirmi, di fregarmene di tutto; già dai tempi delle medie volevo dedicarmi allo scrivere canzoni e cantarle e da un anno a questa parte la MUSICA è diventata la mia vita” racconta Michele.
Gli sforzi e la tenacia l’hanno premiato, l’etichetta discografica Visory Records, ha creduto e crede in lui; è attorniato da persone che ogni giorno lo sostengono e lo spronano a dare il meglio: così è nato D4ST.
Principalmente suona Trap, ma D4st non si lascia travolgere solo da quella, optando anche per strade alternative a quelle imboccate dalla maggior parte dei colleghi, arrivando a sperimentare generi, tipo techno, reggaeton,“sono dinamico e questo mi permetto di poter esplorare più generi musicali” ci dichiara.
Ogni artista con la sua musica vuole trasmettere qualcosa; tutti gli artisti in linea di massima devono esprimere un’opinione, “con la mia voglio dare speranza a qualsiasi ascoltatore; di seguire la strada che veramente vogliono percorrere, di accantonare tutte le proprie incertezze e di buttarsi in quello in cui si crede. Di dedicare più tempo possibile a quello che a ciascuno di noi piace di più, perché la vita è una sola” cosi dichiara D4ST.
“Disastro” è il suo nuovo singolo uscito qualche settimana fa, è un brano sentimentale che racconta di alcuni amori ‘incompiuti’, che simulano molto, le relazioni di oggi: ci si prende e ci si lascia anche senza validi motivi oppure ci racconta di relazioni in cui lui o lei illudono il partner.
Anche Michele si unisce all’appello di RESTARE A CASA, durante questa quarantena sta progettando il nuovo singolo da far uscire per l’estate.
Ma la sua vena artistica è in continuo fermento infatti, oltre a dialogare con i suoi follewers durante le dirette Instagram sul suo profilo (d4st_official), sta lavorando a basi nuove con i suoi producer e proprio in questi giorni è uscito un suon nuovo freestyle – subito molto apprezzato.
“Non lasciate mai niente al caso, vivete la vita in ogni suo minuto e abbiate sempre cura di voi stessi” ci dice in conclusione Michele.
In sostanza ciò che traspare dall’attuale materiale a disposizione, D4ST è una delle promesse più talentuose in circolazione: la sua originalità è sotto l’occhio di tutti e la sua musica è ipnotica.
Una novità che aspettavamo da tempo e che speriamo posso durare a lungo.